A) “Per noi la Vita è Sacra. Senza dubbi né esitazioni. Al centro della nostra proposta politica vi è la Persona, dal concepimento alla morte, con i suoi diritti e la sua dignità. Rivedere l’applicazione della Legge 194: intendiamo rendere efficace la parte sulla “prevenzione” della L.194, con riferimento agli artt. 2 e 5 che sanciscono il ruolo di “prevenzione rispetto all’aborto” dei consultori, al fine di rendere effettiva la Difesa della vita dal “concepimento” e non, in termini equivoci, “dall’inizio” come è oggi.
Trasformare – secondo lo spirito della Legge – i Consultori in luoghi di sostegno e orientamento alla vita e non all’interruzione volontaria di gravidanza.
Tutela della famiglia tradizionale: consapevoli della necessità di regolamentare i rapporti di Diritto privato che scaturiscono dalle diverse forme di unione di fatto, vogliamo ribadire la nostra ferma opposizione a formule tipo DICO e PACS, che investono il Diritto pubblico oltre alle finanze dello Stato”.
B) “[—] si batterà per la revisione totale della legge 194 che legalizza un omicidio, l’aborto. Crediamo, infatti, che la vita sia sacra e vada difesa dal primo all’ultimo istante, dal concepimento alla morte naturale. Ci batteremo affinché la maternità e la vita non vengano considerate “incidenti di percorso”, ma doni da tutelare.
[—] si batterà contro ogni tentativo di promuovere surrogati tipo le unioni civili, i PACS, i DICO, i CUS o come vorranno chiamarli. La famiglia è una ed è quella fondata sul matrimonio fra un uomo ed una donna e sul concepimento, a Dio piacendo, di figli. La pretesa della lobby gay di equiparare le unioni omosessuali alle famiglie, non può trovare credito in un paese come l’Italia. Men che meno l’idea malasana delle adozioni per coppie omosessuali, o peggio ancora pratiche vergognose come l’affitto di uteri, di ovuli, di sperma, per dare cosi soddisfazione ad egoismi che nulla hanno a che fare con la vita, la maternità, la paternità.”
C) “I Pacs non si faranno. Non c’erano nel programma dell’Unione e non sono all’ordine del giorno di questo governo, nonostante le uscite di qualche ministro ed esponente della maggioranza”.
«Dire di no alle unioni di fatto non significa fare un atto di crudeltà mentale o ignorare il problema. Significa invece assumersi precise responsabilità di fronte alle generazioni future e al modello di società che abbiamo in mente. L’uguaglianza di diritti non crea il diritto all’uguaglianza. Una coppia omosessuale è diversa da una coppia eterosessuale: ce lo dice l’evidenza. I diritti individuali sono pari per tutti, quelli delle coppie no. E proprio il senso della ragione stessa ce lo dice”.
84 commenti
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aprile 5, 2008 a 12:02 am
Pensatoio
Anch’io, guardando la mia pancia, penso a volte che sia meglio abortire.
Non ho l’illusione di Giuliano Crono Ferrara : noi i figli ce li semo magnati….
aprile 5, 2008 a 12:02 am
Pensatoio
Anch’io, guardando la mia pancia, penso a volte che sia meglio abortire.
Non ho l’illusione di Giuliano Crono Ferrara : noi i figli ce li semo magnati….
aprile 5, 2008 a 7:35 am
Guareskj
Vabbé Lameduck ti “dico la mia” (v.anche guareskj.com) sulle coppie etero e omo, dico, teco, meco, pacs e fax. E’ un’illusione ritenere che tutto ciò che è differente da ciò che già esiste sia nuovo, sia bene, sia giusto; e la proposta dico/pacs è alla fine questo: desiderio di affermare che ciò che è diverso debba per forza essere nuovo, originale e positivo. I diritti non c’entrano. Le coppie etero che già convivono vagli a chiedere se passerebbero ala formula pacs o dico: se ne stanno e staranno così. La proposta serve a far passare l’unione gay. Dov’è il fondamento di questa unione, quale progetto si pone, quale modello di vita e società propone? Quelllo del gay pride? Quello delle piume e del trucco e delle vocine finte? Questa è volontà, pur legittima, di trasgressione ma non è non può diventare progetto di società. Che non può coincidere, cioè non è mai accaduto, con le voglie pur legittime, ripeto, neppure di una maggioranza.
aprile 5, 2008 a 7:35 am
Guareskj
Vabbé Lameduck ti “dico la mia” (v.anche guareskj.com) sulle coppie etero e omo, dico, teco, meco, pacs e fax. E’ un’illusione ritenere che tutto ciò che è differente da ciò che già esiste sia nuovo, sia bene, sia giusto; e la proposta dico/pacs è alla fine questo: desiderio di affermare che ciò che è diverso debba per forza essere nuovo, originale e positivo. I diritti non c’entrano. Le coppie etero che già convivono vagli a chiedere se passerebbero ala formula pacs o dico: se ne stanno e staranno così. La proposta serve a far passare l’unione gay. Dov’è il fondamento di questa unione, quale progetto si pone, quale modello di vita e società propone? Quelllo del gay pride? Quello delle piume e del trucco e delle vocine finte? Questa è volontà, pur legittima, di trasgressione ma non è non può diventare progetto di società. Che non può coincidere, cioè non è mai accaduto, con le voglie pur legittime, ripeto, neppure di una maggioranza.
aprile 5, 2008 a 9:43 am
skeight
Guareskj, ma da quando due persone che decidono di sposarsi/convivere lo fanno con la volontà di proporre un modello di società?
Così sarebbe se si scegliessero forme di convivenza diverse, tipo la comune, ma la convivenza, anche tra omosessuali, rientra sempre nell’ambito della visione familiare. In altre parole, è una accettazione del modello sociale basato sulla famiglia, soltanto con una visione più allargata degli aventi diritto.
Tralasciando poi la classica disinformazione sul gay pride, in cui notoriamente quelli che partecipano con vestiti sgargianti e piume di struzzo sono sempre una minoranza rispetto alla massa dei partecipanti…
aprile 5, 2008 a 9:43 am
skeight
Guareskj, ma da quando due persone che decidono di sposarsi/convivere lo fanno con la volontà di proporre un modello di società?
Così sarebbe se si scegliessero forme di convivenza diverse, tipo la comune, ma la convivenza, anche tra omosessuali, rientra sempre nell’ambito della visione familiare. In altre parole, è una accettazione del modello sociale basato sulla famiglia, soltanto con una visione più allargata degli aventi diritto.
Tralasciando poi la classica disinformazione sul gay pride, in cui notoriamente quelli che partecipano con vestiti sgargianti e piume di struzzo sono sempre una minoranza rispetto alla massa dei partecipanti…
aprile 5, 2008 a 10:39 am
Franca
Mi sembra molto riduttivo ridurre il mondo omosessuale al gay prade e a piume, lustrini e vocine…
Le tre frasi proposte (come tante altre) possono configurare due scenari diversi:
A) quale sia il livello del Pd
B) che il posto della Binetti non sia quello che ha scelto
aprile 5, 2008 a 10:39 am
Franca
Mi sembra molto riduttivo ridurre il mondo omosessuale al gay prade e a piume, lustrini e vocine…
Le tre frasi proposte (come tante altre) possono configurare due scenari diversi:
A) quale sia il livello del Pd
B) che il posto della Binetti non sia quello che ha scelto
aprile 5, 2008 a 10:47 am
Anonymous
“Le coppie etero che già convivono vagli a chiedere se passerebbero ala formula pacs o dico: se ne stanno e staranno così.”
L’esperienza francese, dove il 90% dei PACS è sottoscritto da eterosessuali, dimostra il contrario.
“La proposta serve a far passare l’unione gay. Dov’è il fondamento di questa unione, quale progetto si pone, quale modello di vita e società propone? Quelllo del gay pride? Quello delle piume e del trucco e delle vocine finte? Questa è volontà, pur legittima, di trasgressione ma non è non può diventare progetto di società.”
E’ come dire che il “modello di vita e società” proposto dagli etero è rappresentato dalle discoteche riminesi, dai cori allo stadio, o dalle convention di Star Trek (mi scuso con eventuali omosessuali trekker in ascolto).
Che marea di stronzate, scusa. Esistono coppie gay che durano tutta la vita, e i numeri (raccolti in Spagna, Francia, Inghilterra), se non sbaglio, indicano che le unioni omosessuali non sono signifcativamente più “ballerine”.
Se accettiamo il principio che la famiglia ha una funzione sociale, non vedo perchè questo riguardi solo il nucleo familiare tradizionale e non una coppia stabile di due uomini e due donne che comunque si sosterranno economicamente e moralmente.
Cachorro Quente
aprile 5, 2008 a 10:47 am
Anonymous
“Le coppie etero che già convivono vagli a chiedere se passerebbero ala formula pacs o dico: se ne stanno e staranno così.”
L’esperienza francese, dove il 90% dei PACS è sottoscritto da eterosessuali, dimostra il contrario.
“La proposta serve a far passare l’unione gay. Dov’è il fondamento di questa unione, quale progetto si pone, quale modello di vita e società propone? Quelllo del gay pride? Quello delle piume e del trucco e delle vocine finte? Questa è volontà, pur legittima, di trasgressione ma non è non può diventare progetto di società.”
E’ come dire che il “modello di vita e società” proposto dagli etero è rappresentato dalle discoteche riminesi, dai cori allo stadio, o dalle convention di Star Trek (mi scuso con eventuali omosessuali trekker in ascolto).
Che marea di stronzate, scusa. Esistono coppie gay che durano tutta la vita, e i numeri (raccolti in Spagna, Francia, Inghilterra), se non sbaglio, indicano che le unioni omosessuali non sono signifcativamente più “ballerine”.
Se accettiamo il principio che la famiglia ha una funzione sociale, non vedo perchè questo riguardi solo il nucleo familiare tradizionale e non una coppia stabile di due uomini e due donne che comunque si sosterranno economicamente e moralmente.
Cachorro Quente
aprile 5, 2008 a 1:09 PM
ur_ca
L’omosessualità nell’Antica Grecia era comune ed era vista come una cosa normale. E così era anche per la pedofilia.
Ma non vi era la possibilità di adottare un figlio, di creare una famiglia come oggi sotto il profilo giuridico etc.
Far crescere un bambino con due finocchi che si alternerebbero nel ruolo di padre e di madre significa fargli violenza, significa (di fatto) fare la pedofilia.
E allora perchè scandalizzarci di fronte a quest’ultima? Promuoviamola, legalizziamola e amen.
Però, diciamoci la verità, chi l’ha costruita la vita? Se noi siamo al mondo lo dobbiamo alle coppie etero o alle coppie di rotincùl?
Lasciamo pure che si uniscano, liberissimi di farlo. Ma di agevolarli con gli stessi diritti riservati agli etero che faticano ad arrivare alla fine del mese per far crescere i loro figli, mi pare troppo. O no?
aprile 5, 2008 a 1:09 PM
ur_ca
L’omosessualità nell’Antica Grecia era comune ed era vista come una cosa normale. E così era anche per la pedofilia.
Ma non vi era la possibilità di adottare un figlio, di creare una famiglia come oggi sotto il profilo giuridico etc.
Far crescere un bambino con due finocchi che si alternerebbero nel ruolo di padre e di madre significa fargli violenza, significa (di fatto) fare la pedofilia.
E allora perchè scandalizzarci di fronte a quest’ultima? Promuoviamola, legalizziamola e amen.
Però, diciamoci la verità, chi l’ha costruita la vita? Se noi siamo al mondo lo dobbiamo alle coppie etero o alle coppie di rotincùl?
Lasciamo pure che si uniscano, liberissimi di farlo. Ma di agevolarli con gli stessi diritti riservati agli etero che faticano ad arrivare alla fine del mese per far crescere i loro figli, mi pare troppo. O no?
aprile 5, 2008 a 1:16 PM
Guareskj
Risposta trasversale: dico piume e lustrini perché – a me – la cosa che non va del gay pride è il “pride”; l’omosessualità e la pulsione omo-sessuale esiste da sempre, invece non è mai esistita una società dove il nucleo fondante sia incapace di riprodurre ma si proponga come tale. Nessuno nega la possibilità di un affetto, di un amore e persino di una perversione se vogliamo (per quelli che ritengono sia tale, non io fra quelli): ognuno fa il piffero che vuole e se la vede con chi ritiene. Diverso è dire che quello omosessuale possa essere un modello. Non intendo in senso etico (avremmo uno stato che entra in casa tua) ma nel senso della struttura sociale. La coppia omosessuale non genera perchè non può fisicamente farlo e quindi non produce la serie dilegami e strutture che reggono una società. Io sono omofobo, in questo senso, ma riconosco pieno diritto a una legislazione che aiuti la convivenza omosessuale: esistono leggi che già possono essere utilizzate per questo. Si dia loro rilievo, le si alleggerisca o rinforzi dove serve. Diverso il discorso sulla famiglia: al suo fondamento c’è la responsabilità del sostegno reciproco e di ciò che un rapporto d’amore produce. Fine della rsiposta tarsversale.
x skeight: ogni volta che un uomo e una donna si sposano (o convivono) propongono un modello disocietà: portano con sè un progetto di vita che ritengono positivo e valido, come lo chiamiamo questo?
x franca: non è tutto in effetti: c’è anche la pedofilia (quando Grillini avrà il coraggio o la forza stai certa che ritirerà fuori le affermazioni inequivocabili sul tema, di qualche anno fa, che or tace subdolamente per opportunismo)
x cachorro quente: ho detto “che già convivono”, dimostra tu che quel 90% fosse già prima convivente; la funzione sociale dela famgilia non va dimostrata: c’è ed è da vedere sotto gli occhi di tutti. Se invece vuoi dirmi che la famiglia come la conosciamo è in crisi è un altro conto. Ma è una famiglia in grado di produrre: tu e io da dove veniamo? Da un padre e una madre, che con tutti i possibili difetti hanno avuto un intento educativo. Questa cosa la coppia omosessuale può proporsela (oh, ci può anche riuscire in certi casi, non escludo) ma non può averla di suo perché manca la componente fisiologica da cui deriva la struttura del soggetto padre e madre, senza la cui collaborazione e contrapposizione (Rimini e disco-dance compresa) l’io fatica a formarsi. Credo che Lameduck possa confermare questo aspetto diciamo “scientifico”.
Dopodiché: ho molti amici e conoscenti omosessuali e quello che ho detto forse non rende loro ragione ma descrive sommariamente la situation.
aprile 5, 2008 a 1:16 PM
Guareskj
Risposta trasversale: dico piume e lustrini perché – a me – la cosa che non va del gay pride è il “pride”; l’omosessualità e la pulsione omo-sessuale esiste da sempre, invece non è mai esistita una società dove il nucleo fondante sia incapace di riprodurre ma si proponga come tale. Nessuno nega la possibilità di un affetto, di un amore e persino di una perversione se vogliamo (per quelli che ritengono sia tale, non io fra quelli): ognuno fa il piffero che vuole e se la vede con chi ritiene. Diverso è dire che quello omosessuale possa essere un modello. Non intendo in senso etico (avremmo uno stato che entra in casa tua) ma nel senso della struttura sociale. La coppia omosessuale non genera perchè non può fisicamente farlo e quindi non produce la serie dilegami e strutture che reggono una società. Io sono omofobo, in questo senso, ma riconosco pieno diritto a una legislazione che aiuti la convivenza omosessuale: esistono leggi che già possono essere utilizzate per questo. Si dia loro rilievo, le si alleggerisca o rinforzi dove serve. Diverso il discorso sulla famiglia: al suo fondamento c’è la responsabilità del sostegno reciproco e di ciò che un rapporto d’amore produce. Fine della rsiposta tarsversale.
x skeight: ogni volta che un uomo e una donna si sposano (o convivono) propongono un modello disocietà: portano con sè un progetto di vita che ritengono positivo e valido, come lo chiamiamo questo?
x franca: non è tutto in effetti: c’è anche la pedofilia (quando Grillini avrà il coraggio o la forza stai certa che ritirerà fuori le affermazioni inequivocabili sul tema, di qualche anno fa, che or tace subdolamente per opportunismo)
x cachorro quente: ho detto “che già convivono”, dimostra tu che quel 90% fosse già prima convivente; la funzione sociale dela famgilia non va dimostrata: c’è ed è da vedere sotto gli occhi di tutti. Se invece vuoi dirmi che la famiglia come la conosciamo è in crisi è un altro conto. Ma è una famiglia in grado di produrre: tu e io da dove veniamo? Da un padre e una madre, che con tutti i possibili difetti hanno avuto un intento educativo. Questa cosa la coppia omosessuale può proporsela (oh, ci può anche riuscire in certi casi, non escludo) ma non può averla di suo perché manca la componente fisiologica da cui deriva la struttura del soggetto padre e madre, senza la cui collaborazione e contrapposizione (Rimini e disco-dance compresa) l’io fatica a formarsi. Credo che Lameduck possa confermare questo aspetto diciamo “scientifico”.
Dopodiché: ho molti amici e conoscenti omosessuali e quello che ho detto forse non rende loro ragione ma descrive sommariamente la situation.
aprile 5, 2008 a 1:22 PM
Guareskj
Mentre scrivevo ur_ca mi ha preceduto. Alcuni concetti sono simili però dissento, e molto, per via del tono. Non per far finta di litigare ma perché la prima cosa che viene rinfacciata su questo argomento è la discriminazione. Invece va detto che è discriminazione cercare di distruggere ciò che c’è già. E non da ieri. Aggiungo che chi è gay e serio con se stesso sa già che è così. E credo che la loro 8dei gay) tristezza, battute a parte, derivi da ciò.
aprile 5, 2008 a 1:22 PM
Guareskj
Mentre scrivevo ur_ca mi ha preceduto. Alcuni concetti sono simili però dissento, e molto, per via del tono. Non per far finta di litigare ma perché la prima cosa che viene rinfacciata su questo argomento è la discriminazione. Invece va detto che è discriminazione cercare di distruggere ciò che c’è già. E non da ieri. Aggiungo che chi è gay e serio con se stesso sa già che è così. E credo che la loro 8dei gay) tristezza, battute a parte, derivi da ciò.
aprile 5, 2008 a 1:52 PM
ur_ca
x guareskj e altri eventuali fraintenditori:
Credo che chiamare “spazzino” l’operatore ecologico, o “bidello” l’operatore scolastico su piano orizzontale, non sia discriminante. Così come non credo che definire rotincùl (termine romagnolo prodotto da secoli di sana cultura che si rivolge solo all’omosessualità maschile, semplicemente perchè nega insitamente che ve ne possa essere una femminile) o finocchio (comunemente espresso in italiano corrente) non sia più discriminante del sostantivo gay diffuso da quella cultura USA. Cultura con la quale non sempre amo allinearmi.
aprile 5, 2008 a 1:52 PM
ur_ca
x guareskj e altri eventuali fraintenditori:
Credo che chiamare “spazzino” l’operatore ecologico, o “bidello” l’operatore scolastico su piano orizzontale, non sia discriminante. Così come non credo che definire rotincùl (termine romagnolo prodotto da secoli di sana cultura che si rivolge solo all’omosessualità maschile, semplicemente perchè nega insitamente che ve ne possa essere una femminile) o finocchio (comunemente espresso in italiano corrente) non sia più discriminante del sostantivo gay diffuso da quella cultura USA. Cultura con la quale non sempre amo allinearmi.
aprile 5, 2008 a 2:09 PM
Guareskj
Sì, ma mica tanto: chiamare “puttana” per esempio una donna che molto ama per esempio può far la differenza non solo tra educazione e disprezzo ma anche fra realtà e menzogna. E quando dicono a un credente “bigotto”? Se tu sei a casa malato dal lavoro e io ti dico “fancazzista”? E dire “mongoloide” o anche “sei down” a una persona con sindrome di Down? La modalità che scegli la comprendo ma non aiuta a capirsi.
aprile 5, 2008 a 2:09 PM
Guareskj
Sì, ma mica tanto: chiamare “puttana” per esempio una donna che molto ama per esempio può far la differenza non solo tra educazione e disprezzo ma anche fra realtà e menzogna. E quando dicono a un credente “bigotto”? Se tu sei a casa malato dal lavoro e io ti dico “fancazzista”? E dire “mongoloide” o anche “sei down” a una persona con sindrome di Down? La modalità che scegli la comprendo ma non aiuta a capirsi.
aprile 5, 2008 a 4:55 PM
ur_ca
Sì, di questo passo siamo giunti al punto che il cronista di un incontro di boxe tra un pugile nero e un pugile bianco per farli riconoscere al pubblico deve ricorrere al colore dei pantaloncini. Il timore di passare per razzisti è oramai paralizzante per chi si vuole esprimere. Basta con queste masturbazioni mentali chiamiamo le cose come sono!
aprile 5, 2008 a 4:55 PM
ur_ca
Sì, di questo passo siamo giunti al punto che il cronista di un incontro di boxe tra un pugile nero e un pugile bianco per farli riconoscere al pubblico deve ricorrere al colore dei pantaloncini. Il timore di passare per razzisti è oramai paralizzante per chi si vuole esprimere. Basta con queste masturbazioni mentali chiamiamo le cose come sono!
aprile 6, 2008 a 8:35 am
Panty
A) Se il Gianfranco ciavès e bale dela Daniela.
B) Se la Daniela ciavès i danè del Silvio.
C) Se il Silvio ciavès e basta.
A+B+C=la matematica lè un upiniun.
aprile 6, 2008 a 8:35 am
Panty
A) Se il Gianfranco ciavès e bale dela Daniela.
B) Se la Daniela ciavès i danè del Silvio.
C) Se il Silvio ciavès e basta.
A+B+C=la matematica lè un upiniun.
aprile 6, 2008 a 9:45 am
Anonymous
Lasciando perdere il noioso discorso sul politically correct, le vostre argomentazioni mi sembrano traballanti e pindariche.
Posto che la famiglia ha un ruolo di coesione sociale, che non si limita alla procreazione, nel momento in cui lo stato riconosce l’unità familiare mi pare naturale che si adegui alle modificazioni dei costumi e all’esistenza di famiglie non in linea con il modello tradizionale (che non è immutabile e adamantino, anzi).
Il problema dell’adozione è più complesso, e non ho un’opinione definitiva.
Faccio solo un’osservazione: come si può impedire a una coppia di donne omosessuali di avere un figlio?
La storia sui modelli maschile e femminile necessari per lo sviluppo è una teoria psicoanalitica et ergo proprio per niente scientifica, con tutto il bene che voglio a zio Sigmund.
“Ma è una famiglia in grado di produrre: tu e io da dove veniamo? Da un padre e una madre”
Che nel mio caso, per inciso, non erano sposati.
aprile 6, 2008 a 9:45 am
Anonymous
Lasciando perdere il noioso discorso sul politically correct, le vostre argomentazioni mi sembrano traballanti e pindariche.
Posto che la famiglia ha un ruolo di coesione sociale, che non si limita alla procreazione, nel momento in cui lo stato riconosce l’unità familiare mi pare naturale che si adegui alle modificazioni dei costumi e all’esistenza di famiglie non in linea con il modello tradizionale (che non è immutabile e adamantino, anzi).
Il problema dell’adozione è più complesso, e non ho un’opinione definitiva.
Faccio solo un’osservazione: come si può impedire a una coppia di donne omosessuali di avere un figlio?
La storia sui modelli maschile e femminile necessari per lo sviluppo è una teoria psicoanalitica et ergo proprio per niente scientifica, con tutto il bene che voglio a zio Sigmund.
“Ma è una famiglia in grado di produrre: tu e io da dove veniamo? Da un padre e una madre”
Che nel mio caso, per inciso, non erano sposati.
aprile 6, 2008 a 10:56 am
ur_ca
Anonimo scrive:
1) come si può impedire a una coppia di donne omosessuali di avere un figlio?
Ma che lo facciano se ci riescono!
2)una teoria psicoanalitica et ergo proprio per niente scientifica…
Perchè le verità scientifiche sono esterne? Nulla è più ingenuo di una simile opinione. Poincarè ed Einstein non ha insegnato niente?
3) “”Ma è una famiglia in grado di produrre: tu e io da dove veniamo? Da un padre e una madre” Da un padre e una madre
Che nel mio caso, per inciso, non erano sposati.”
COPPIE, e non famiglie.
COPPIE etero che faticano ad arrivare alla fine del mese per far crescere i loro figli, di questo si parla, questi sono fatti e non chiacchere da universitari imberbi. Altro che pindarismo
aprile 6, 2008 a 10:56 am
ur_ca
Anonimo scrive:
1) come si può impedire a una coppia di donne omosessuali di avere un figlio?
Ma che lo facciano se ci riescono!
2)una teoria psicoanalitica et ergo proprio per niente scientifica…
Perchè le verità scientifiche sono esterne? Nulla è più ingenuo di una simile opinione. Poincarè ed Einstein non ha insegnato niente?
3) “”Ma è una famiglia in grado di produrre: tu e io da dove veniamo? Da un padre e una madre” Da un padre e una madre
Che nel mio caso, per inciso, non erano sposati.”
COPPIE, e non famiglie.
COPPIE etero che faticano ad arrivare alla fine del mese per far crescere i loro figli, di questo si parla, questi sono fatti e non chiacchere da universitari imberbi. Altro che pindarismo
aprile 6, 2008 a 12:29 PM
GG
Che casino, gente.
aprile 6, 2008 a 12:29 PM
GG
Che casino, gente.
aprile 6, 2008 a 12:49 PM
Guareskj
Posto che un negro è un negro e non c’è altro modo di chiamarlo che non desti perplessità, incomprensione e ironia, perché è ciò che nel suo vissuto più lo determina (proprio per l’accezione con cui “nigger” viene o veniva usato in America) ma si distingue da altri casi in cui il termine dispregiativo, o di uso comune, non esaurisce lo stato e il vissuto della persona cui ci si riferisce usando quel termine, chiudo qui la mini-polemica con ur-ca perché due insieme non riesco a seguirle.
Proseguo invece sul versante principale dei dico, meco, teco, rico,pac e fax.
Oh, anonimo:
“ha un ruolo di coesione sociale, che non si limita alla procreazione”
– e la coesione sociale che la famiglia genera su cosa si fonderebbe secondo te se non sulla coscienza di arrivare da una stesso padre e madre?
“faccio solo un’osservazione: come si può impedire a una coppia di donne omosessuali di avere un figlio?”
– prova con un’altra osservazione, va, che questa non è brillantissima
“La storia sui modelli maschile e femminile necessari per lo sviluppo è una teoria psicoanalitica et ergo proprio per niente scientifica, con tutto il bene che voglio a zio Sigmund”
– “Sigmunda” non c’entra una beata fava e comunque ciò che è vero non deve essere necessariamente prodotto da un approccio scientifico, anzi
“Che nel mio caso specifico non erano sposati”
– E non ti dice niente la cosa? La capacità riproduttiva sta in capo a un uomo e a una donna e da ciò deriva anche la tua possibilità di dire “padre” e “madre”. Perciò non c’entra Freud, c’entra che si sono amati e tu puoi riconoscerlo e fare altrettanto.
aprile 6, 2008 a 12:49 PM
Guareskj
Posto che un negro è un negro e non c’è altro modo di chiamarlo che non desti perplessità, incomprensione e ironia, perché è ciò che nel suo vissuto più lo determina (proprio per l’accezione con cui “nigger” viene o veniva usato in America) ma si distingue da altri casi in cui il termine dispregiativo, o di uso comune, non esaurisce lo stato e il vissuto della persona cui ci si riferisce usando quel termine, chiudo qui la mini-polemica con ur-ca perché due insieme non riesco a seguirle.
Proseguo invece sul versante principale dei dico, meco, teco, rico,pac e fax.
Oh, anonimo:
“ha un ruolo di coesione sociale, che non si limita alla procreazione”
– e la coesione sociale che la famiglia genera su cosa si fonderebbe secondo te se non sulla coscienza di arrivare da una stesso padre e madre?
“faccio solo un’osservazione: come si può impedire a una coppia di donne omosessuali di avere un figlio?”
– prova con un’altra osservazione, va, che questa non è brillantissima
“La storia sui modelli maschile e femminile necessari per lo sviluppo è una teoria psicoanalitica et ergo proprio per niente scientifica, con tutto il bene che voglio a zio Sigmund”
– “Sigmunda” non c’entra una beata fava e comunque ciò che è vero non deve essere necessariamente prodotto da un approccio scientifico, anzi
“Che nel mio caso specifico non erano sposati”
– E non ti dice niente la cosa? La capacità riproduttiva sta in capo a un uomo e a una donna e da ciò deriva anche la tua possibilità di dire “padre” e “madre”. Perciò non c’entra Freud, c’entra che si sono amati e tu puoi riconoscerlo e fare altrettanto.
aprile 6, 2008 a 2:41 PM
Anonymous
“COPPIE etero che faticano ad arrivare alla fine del mese per far crescere i loro figli, di questo si parla, questi sono fatti e non chiacchere da universitari imberbi. Altro che pindarismo”
No, in questo caso solo populismo.
“1) come si può impedire a una coppia di donne omosessuali di avere un figlio?
Ma che lo facciano se ci riescono!”
Noto che non avete capito il senso della mia osservazione. Dico che non c’è nessun modo di impedire che nascano figli in contesti ben diversi dalla famiglia tradizionale, dalla madre single alla coppia lesbica (non è che ci voglia molto: basta un amico consenziente e una siringa per ripieni da torta). Il nucleo familiare tradizionale è un modello culturale, quello di cui si discute (senza dogmatismi da parte mia, mi pare) è se questo modello merita ancora un riconoscimento esclusivo da parte dello stato.
” “Sigmunda” non c’entra una beata fava e comunque ciò che è vero non deve essere necessariamente prodotto da un approccio scientifico, anzi”
Non sono stato io ad aver utilizzato il termine “scientifico”.
Cachorro Quente
aprile 6, 2008 a 2:41 PM
Anonymous
“COPPIE etero che faticano ad arrivare alla fine del mese per far crescere i loro figli, di questo si parla, questi sono fatti e non chiacchere da universitari imberbi. Altro che pindarismo”
No, in questo caso solo populismo.
“1) come si può impedire a una coppia di donne omosessuali di avere un figlio?
Ma che lo facciano se ci riescono!”
Noto che non avete capito il senso della mia osservazione. Dico che non c’è nessun modo di impedire che nascano figli in contesti ben diversi dalla famiglia tradizionale, dalla madre single alla coppia lesbica (non è che ci voglia molto: basta un amico consenziente e una siringa per ripieni da torta). Il nucleo familiare tradizionale è un modello culturale, quello di cui si discute (senza dogmatismi da parte mia, mi pare) è se questo modello merita ancora un riconoscimento esclusivo da parte dello stato.
” “Sigmunda” non c’entra una beata fava e comunque ciò che è vero non deve essere necessariamente prodotto da un approccio scientifico, anzi”
Non sono stato io ad aver utilizzato il termine “scientifico”.
Cachorro Quente
aprile 6, 2008 a 4:36 PM
ur_ca
Finalmente possiamo dire senza passare per razzisti che Smith è il pugile nero ed Esposito il pugile dalla pelle bianca. Era ora.
Come come?
“non è che ci voglia molto: basta un amico consenziente e una siringa per ripieni da torta”.
E ti pare poco? Questo principio vale anche se ci si accoppia a una scimmia, basta trovarne un’altra “consenziente” e si diventa padri di uno scimiottino! Anche questa è una famiglia da tutelare… o no?
aprile 6, 2008 a 4:36 PM
ur_ca
Finalmente possiamo dire senza passare per razzisti che Smith è il pugile nero ed Esposito il pugile dalla pelle bianca. Era ora.
Come come?
“non è che ci voglia molto: basta un amico consenziente e una siringa per ripieni da torta”.
E ti pare poco? Questo principio vale anche se ci si accoppia a una scimmia, basta trovarne un’altra “consenziente” e si diventa padri di uno scimiottino! Anche questa è una famiglia da tutelare… o no?
aprile 6, 2008 a 5:03 PM
Anonymous
Hai ragione. E’ proprio la stessa cosa. Grazie per aver illuminato la mia cecità con questa folgorante analogia.
Parlando di Smith e di Esposito: io mi sono sempre lamentato con la nostra sudditanza culturale nei confronti dei paesi anglosassoni conseguita nell’accezione negativa (ormai irreversibile) di “negro”, parola che in italiano era assolutamente neutra e stava solo a indicare le caratteristiche somatiche delle popolazioni di origine africana.
Nero e di colore sono termini proprio stupidi. Al limite, africano.
Cachorro Quente
aprile 6, 2008 a 5:03 PM
Anonymous
Hai ragione. E’ proprio la stessa cosa. Grazie per aver illuminato la mia cecità con questa folgorante analogia.
Parlando di Smith e di Esposito: io mi sono sempre lamentato con la nostra sudditanza culturale nei confronti dei paesi anglosassoni conseguita nell’accezione negativa (ormai irreversibile) di “negro”, parola che in italiano era assolutamente neutra e stava solo a indicare le caratteristiche somatiche delle popolazioni di origine africana.
Nero e di colore sono termini proprio stupidi. Al limite, africano.
Cachorro Quente
aprile 6, 2008 a 6:48 PM
ur_ca
non c’è di che, è un piacere illuminare le menti buie
aprile 6, 2008 a 6:48 PM
ur_ca
non c’è di che, è un piacere illuminare le menti buie
aprile 6, 2008 a 7:09 PM
ArabaFenice
sono piuttosto d’accordo con guareskj
aprile 6, 2008 a 7:09 PM
ArabaFenice
sono piuttosto d’accordo con guareskj
aprile 6, 2008 a 7:51 PM
Lameduck
@ pensatoio
è vero, quante gravidanze isteriche…
@ guareskj
E’ difficile risponderti perchè non condivido nulla di quanto hai detto.
Le coppie etero (delle quali faccio parte) avrebbero bisogno di una regolamentazione soprattutto per quanto riguarda cose spiacevoli tipo morte, successione, assistenza a malati in coma ecc. Lo sai che uno, se è coniuge regolare, può decidere di bruciarti e spargere le tue ceneri in un campo anche se tu non lo volevi perchè basta che metta una firma in un autocertificazione, mentre se sei convivente non puoi ottenere l’affidamento delle ceneri del defunto?
Lo sai che un figlio, che magari non va d’accordo con il padre e non lo vede da anni, può cacciare la convivente di lui da una sala rianimazione solo perchè è figlio?
Ti sembra giusto che una badante che riesce a farsi sposare dal vecchietto rincoglionito possa ottenere la reversibilità e una convivente che magari ha dedicato tutta la vita al vecchietto, nulla?
Sul gay pride: il mondo gay non è quello ma è comunque un aspetto di esso e va rispettato. Conosco una coppia gay che sta insieme da quasi undici anni. Ho visto matrimoni crollare dopo pochi mesi. E’ sempre pericoloso generalizzare.
Ma che idea hai di famiglia, come qualcosa di perfetto? Ma lo sai che l’80% degli abusi sessuali sui minori avvengono da parte di parenti, anche strettissimi?
Per il resto quoto Cachorro Quente.
Comunque fa tristezza sentire come certi pregiudizi perseverino nella gente comune…
@ ur_ca
beh, se siamo ancora alla definizione di omosesssuali come finocchi, veramente cascano le braccia.
Tu pensi di avere particolari meriti per essere etero? Visto che è una scelta casuale penso nessuno.
Lo sai quanti omosessuali hanno figli? Tutti quelli che hanno scelto un matrimonio etero di copertura. Non ti sembra una cosa ipocrita?
Per il resto vi faccio i miei complimenti, siete riusciti ad andare perfettamente fuori tema del post che era, lo ricordo, sul ruolo della Binetti nel PD. E’ bastato dire gay per far saltare le valvole dell’omofobia…
aprile 6, 2008 a 7:51 PM
Lameduck
@ pensatoio
è vero, quante gravidanze isteriche…
@ guareskj
E’ difficile risponderti perchè non condivido nulla di quanto hai detto.
Le coppie etero (delle quali faccio parte) avrebbero bisogno di una regolamentazione soprattutto per quanto riguarda cose spiacevoli tipo morte, successione, assistenza a malati in coma ecc. Lo sai che uno, se è coniuge regolare, può decidere di bruciarti e spargere le tue ceneri in un campo anche se tu non lo volevi perchè basta che metta una firma in un autocertificazione, mentre se sei convivente non puoi ottenere l’affidamento delle ceneri del defunto?
Lo sai che un figlio, che magari non va d’accordo con il padre e non lo vede da anni, può cacciare la convivente di lui da una sala rianimazione solo perchè è figlio?
Ti sembra giusto che una badante che riesce a farsi sposare dal vecchietto rincoglionito possa ottenere la reversibilità e una convivente che magari ha dedicato tutta la vita al vecchietto, nulla?
Sul gay pride: il mondo gay non è quello ma è comunque un aspetto di esso e va rispettato. Conosco una coppia gay che sta insieme da quasi undici anni. Ho visto matrimoni crollare dopo pochi mesi. E’ sempre pericoloso generalizzare.
Ma che idea hai di famiglia, come qualcosa di perfetto? Ma lo sai che l’80% degli abusi sessuali sui minori avvengono da parte di parenti, anche strettissimi?
Per il resto quoto Cachorro Quente.
Comunque fa tristezza sentire come certi pregiudizi perseverino nella gente comune…
@ ur_ca
beh, se siamo ancora alla definizione di omosesssuali come finocchi, veramente cascano le braccia.
Tu pensi di avere particolari meriti per essere etero? Visto che è una scelta casuale penso nessuno.
Lo sai quanti omosessuali hanno figli? Tutti quelli che hanno scelto un matrimonio etero di copertura. Non ti sembra una cosa ipocrita?
Per il resto vi faccio i miei complimenti, siete riusciti ad andare perfettamente fuori tema del post che era, lo ricordo, sul ruolo della Binetti nel PD. E’ bastato dire gay per far saltare le valvole dell’omofobia…
aprile 6, 2008 a 8:56 PM
Guareskj
Lameduck, non ci credo che non condividi niente (non lo dico per malafede, intendiamoci). Non condividi per esempio che la nostra capacità di amare deriva dal fatto che siamo stati amati non per un’intenzione, anche buona, ma come esito di un’unione amorosa naturale, inscritta cioè nell’ordine della natura, cui apparteniamo. Non credi che il riconoscimento di questo appartenere permetta a una madre di amare il proprio figlio anche, paradossalmente, quando questo è frutto di una violenza? E allora se non credi in questo da dove arriva la capacità di ciascuno di noi di dire ti amo? Dallo stato, dal governo? dall’Asl? Tu non sarai, semmai, d’accordo con la mia modalità irruente e tendenzialmente “dogmatica” di esporre. E questo è il mio limite. Ma io e te (e non solo io e te ovviamente) lavoriamo, viviamo e amiamo per lo stesso “bene”. Come tutte le persone che lavorano e faticano sapendo cosa sia il faticare. Io scrivo e bloggo rompendo i coglioni al mondo nella speranza che un pezzetto di questo bene, fosse anche per contrasto, emerga. I due omosessuali che vivono una vita insieme cercano questo stesso bene nella condizione che madre natura ha dato loro: chiamare quella condizione con un nome diverso da fatica e dirgli che può chiamarsi matrimonio credo sia la più grande presa per il culo che gli si possa proporre e fare. Così, credo, fa anche il “pride” dell’omonima manifestazione gay suggerendo che ci possa essere nn’omossessualità una scelta alternativa e liberante. Da cosa? Le famiglie si sfasciano e si sgretolano come tutto si sfascia e si sgretola, ma questo non dice niente di negativo in sé come gli incidenti del sabato sera non dicono nulla di negativo in sé sull’auto (dicono semmai dell’abitudine invalsa di guidare ubriachi e fatti). Giudicare non significa necessariamente discriminare. Ti lascio con una provocazione: “non può esserci esperienza di libertà al di fuori di un reale appagamento del desiderio”. Ciao
aprile 6, 2008 a 8:56 PM
Guareskj
Lameduck, non ci credo che non condividi niente (non lo dico per malafede, intendiamoci). Non condividi per esempio che la nostra capacità di amare deriva dal fatto che siamo stati amati non per un’intenzione, anche buona, ma come esito di un’unione amorosa naturale, inscritta cioè nell’ordine della natura, cui apparteniamo. Non credi che il riconoscimento di questo appartenere permetta a una madre di amare il proprio figlio anche, paradossalmente, quando questo è frutto di una violenza? E allora se non credi in questo da dove arriva la capacità di ciascuno di noi di dire ti amo? Dallo stato, dal governo? dall’Asl? Tu non sarai, semmai, d’accordo con la mia modalità irruente e tendenzialmente “dogmatica” di esporre. E questo è il mio limite. Ma io e te (e non solo io e te ovviamente) lavoriamo, viviamo e amiamo per lo stesso “bene”. Come tutte le persone che lavorano e faticano sapendo cosa sia il faticare. Io scrivo e bloggo rompendo i coglioni al mondo nella speranza che un pezzetto di questo bene, fosse anche per contrasto, emerga. I due omosessuali che vivono una vita insieme cercano questo stesso bene nella condizione che madre natura ha dato loro: chiamare quella condizione con un nome diverso da fatica e dirgli che può chiamarsi matrimonio credo sia la più grande presa per il culo che gli si possa proporre e fare. Così, credo, fa anche il “pride” dell’omonima manifestazione gay suggerendo che ci possa essere nn’omossessualità una scelta alternativa e liberante. Da cosa? Le famiglie si sfasciano e si sgretolano come tutto si sfascia e si sgretola, ma questo non dice niente di negativo in sé come gli incidenti del sabato sera non dicono nulla di negativo in sé sull’auto (dicono semmai dell’abitudine invalsa di guidare ubriachi e fatti). Giudicare non significa necessariamente discriminare. Ti lascio con una provocazione: “non può esserci esperienza di libertà al di fuori di un reale appagamento del desiderio”. Ciao
aprile 6, 2008 a 9:45 PM
ur_ca
lameduck scrive:
Lo sai quanti omosessuali hanno figli? Tutti quelli che hanno scelto un matrimonio etero di copertura. Non ti sembra una cosa ipocrita?
Non ci siamo intesi, mi ri-spiego:
per me non c’è differenza tra amore omosex ed etero. La questione è se legalizzare (al pari delle etero) coppie tra finocchi dello stesso sesso. Non c’entra niente con quello che dici tu. Conosco anch’io un omosessuale sposato con una sua simile. Embè allora? Mica ne faccio una questione morale.
aprile 6, 2008 a 9:45 PM
ur_ca
lameduck scrive:
Lo sai quanti omosessuali hanno figli? Tutti quelli che hanno scelto un matrimonio etero di copertura. Non ti sembra una cosa ipocrita?
Non ci siamo intesi, mi ri-spiego:
per me non c’è differenza tra amore omosex ed etero. La questione è se legalizzare (al pari delle etero) coppie tra finocchi dello stesso sesso. Non c’entra niente con quello che dici tu. Conosco anch’io un omosessuale sposato con una sua simile. Embè allora? Mica ne faccio una questione morale.
aprile 7, 2008 a 4:58 am
Lameduck
Caro Guareskj, la nostra capacità di amare deriva dall’essere stati amati. Punto. A volte si riesce ad amare pur non essendo stati amati.
L’ordine della natura è una fregaccia, perchè anche l’omosessualità fa parte della natura, visto che esiste anche nelle specie animali. Se pensi veramente tutto quello che dici, spiegami perchè ti darebbe tanto fastidio la possibilità per una coppia gay di sposarsi.
Ad Ur_Ca dico che noto molta ipocrisia. Non ne fai una questione morale ma li chiami finocchi (ti senti più maschio, vero, distinguendoti da loro con un atteggiamento omofobico?) e ti dà fastidio l’idea della legalizzazione.
A tutti e due dico: con un po’ di buona volontà e dei respiri profondi, dall’omofobia si può guarire.
aprile 7, 2008 a 4:58 am
Lameduck
Caro Guareskj, la nostra capacità di amare deriva dall’essere stati amati. Punto. A volte si riesce ad amare pur non essendo stati amati.
L’ordine della natura è una fregaccia, perchè anche l’omosessualità fa parte della natura, visto che esiste anche nelle specie animali. Se pensi veramente tutto quello che dici, spiegami perchè ti darebbe tanto fastidio la possibilità per una coppia gay di sposarsi.
Ad Ur_Ca dico che noto molta ipocrisia. Non ne fai una questione morale ma li chiami finocchi (ti senti più maschio, vero, distinguendoti da loro con un atteggiamento omofobico?) e ti dà fastidio l’idea della legalizzazione.
A tutti e due dico: con un po’ di buona volontà e dei respiri profondi, dall’omofobia si può guarire.
aprile 7, 2008 a 8:16 am
Guareskj
Va bene, allora anche uccidere fa parte della natura: tutto fa parte della natura. I criceti mangiano i loro piccoli; i gatti si accopiiano con la propria madre. Ma c’è qualcosa della natura che è per il nostro bene e qualcosa che non lo è. E’ innegabile che la struttura della famiglia come la conosciamo genera legami e permette il replicarsi tramite esempio e se mi permetti “fascino” di quei legami. Fascino per imitazione e per contrapposizione (vorrei essere come i miei genitori/vorrei essere diverso). Questo non avviene nella coppia omosessuale. Che non va discrimata ma neppure posta a modello come ora si vorrebbe fare. Ora, non è tanto l’omosessualità che non fa parte della natura (comunque anche, perché la natura ha delle regole per la riproduzione dela specie e non delle tecniche di laboratorio) ma il tentativo di porla a fondamento di un contesto sociale come oggi si vorrebbe fare. Questo tentativo oltretutto non nasce dalla volontà di ottenere diritto, come si contrabbanda, ma come protesta. Cioè: tu mi dici che io “non posso” e io metto in atto e in onda la più colossale manifestazione dell’affermazione del diritto che mi neghi: chiamasi gay pride. E’,questo, in realtà un porsi contro non un essere per. Anch’io, sai, ne conosco di omosessuali: coppie stabili, omosex cammuffati,checche, pedofili (non dimentichiamolo per favore che ci nìsono i pedofili: mi si dia un’opinione sulle affermazioni di Grillini di pochi anni fa, lui rappresenta i gay italiani, no?), è pieno il mondo. I più seri a mio parere ammettono la tristezza della loro condizione, che necessiterebbe per rispondere alla loro esigenza di paternità e maternità di complicate tecniche artificiali. E’ natura questa? Senza polemica, però diciamole le cose. E’ natura la siringa per dolci ripiena di sperma?
aprile 7, 2008 a 8:16 am
Guareskj
Va bene, allora anche uccidere fa parte della natura: tutto fa parte della natura. I criceti mangiano i loro piccoli; i gatti si accopiiano con la propria madre. Ma c’è qualcosa della natura che è per il nostro bene e qualcosa che non lo è. E’ innegabile che la struttura della famiglia come la conosciamo genera legami e permette il replicarsi tramite esempio e se mi permetti “fascino” di quei legami. Fascino per imitazione e per contrapposizione (vorrei essere come i miei genitori/vorrei essere diverso). Questo non avviene nella coppia omosessuale. Che non va discrimata ma neppure posta a modello come ora si vorrebbe fare. Ora, non è tanto l’omosessualità che non fa parte della natura (comunque anche, perché la natura ha delle regole per la riproduzione dela specie e non delle tecniche di laboratorio) ma il tentativo di porla a fondamento di un contesto sociale come oggi si vorrebbe fare. Questo tentativo oltretutto non nasce dalla volontà di ottenere diritto, come si contrabbanda, ma come protesta. Cioè: tu mi dici che io “non posso” e io metto in atto e in onda la più colossale manifestazione dell’affermazione del diritto che mi neghi: chiamasi gay pride. E’,questo, in realtà un porsi contro non un essere per. Anch’io, sai, ne conosco di omosessuali: coppie stabili, omosex cammuffati,checche, pedofili (non dimentichiamolo per favore che ci nìsono i pedofili: mi si dia un’opinione sulle affermazioni di Grillini di pochi anni fa, lui rappresenta i gay italiani, no?), è pieno il mondo. I più seri a mio parere ammettono la tristezza della loro condizione, che necessiterebbe per rispondere alla loro esigenza di paternità e maternità di complicate tecniche artificiali. E’ natura questa? Senza polemica, però diciamole le cose. E’ natura la siringa per dolci ripiena di sperma?
aprile 7, 2008 a 9:55 am
anto
Non ho mai letto tante cretinate e luoghi comuni come nei commenti di questi due. Siccome non hanno il coraggio di ammettere banalmente che sono omofobi e i froci gli stanno sulca, se parli di coppie di fatto ti tirano fuori l’adozione alle coppie gay, che nessuno si è mai sognato di proporre (poi figuriamoci non ci riescono gli etero ad adottare i bambini…) o ancora peggio, il gay pride i pon pon e i lustrini, e secondo me questa è solo manifesta invidia per le persone gaie che probabilmente fornicano e si divertono parecchio più dei soggetti in questione…
aprile 7, 2008 a 9:55 am
anto
Non ho mai letto tante cretinate e luoghi comuni come nei commenti di questi due. Siccome non hanno il coraggio di ammettere banalmente che sono omofobi e i froci gli stanno sulca, se parli di coppie di fatto ti tirano fuori l’adozione alle coppie gay, che nessuno si è mai sognato di proporre (poi figuriamoci non ci riescono gli etero ad adottare i bambini…) o ancora peggio, il gay pride i pon pon e i lustrini, e secondo me questa è solo manifesta invidia per le persone gaie che probabilmente fornicano e si divertono parecchio più dei soggetti in questione…
aprile 7, 2008 a 10:14 am
Anonymous
mamma mia questo uso della parola natura ad uso e consumo della propria tesi è veramente noioso, come se in “natura” non esistessero coppie che non possono avere figli, singoli che allevano figli, animali di una razza che allevano cuccioli di un’altra (persino per assurdo uomini!): la famiglia sana è quella che riesce a dare amore, ad allevare i propri cari, a stare sempre accanto alle persone che ama, punto: pedofili, idioti, pervertiti e quant’altro esistono in tutte le “categorie” (eterosessuali, omosessuali, transessuali, bisessuali, etc.).
L’importante sarebbe assicurare diritti e protezione a persone che si amano, fatto che non toglie nulla di nulla agli altri.
laura
aprile 7, 2008 a 10:14 am
Anonymous
mamma mia questo uso della parola natura ad uso e consumo della propria tesi è veramente noioso, come se in “natura” non esistessero coppie che non possono avere figli, singoli che allevano figli, animali di una razza che allevano cuccioli di un’altra (persino per assurdo uomini!): la famiglia sana è quella che riesce a dare amore, ad allevare i propri cari, a stare sempre accanto alle persone che ama, punto: pedofili, idioti, pervertiti e quant’altro esistono in tutte le “categorie” (eterosessuali, omosessuali, transessuali, bisessuali, etc.).
L’importante sarebbe assicurare diritti e protezione a persone che si amano, fatto che non toglie nulla di nulla agli altri.
laura
aprile 7, 2008 a 10:24 am
ur_ca
x Anto scrive: i froci …è solo manifesta invidia per le persone gaie che probabilmente fornicano e si divertono.
Non si dice froci, lameduck si scandalizza!!! Per il resto, come hai fatto a indovinare? chessei Mandrake l’uomo senza brake? Ciao ciao …gaietto!
aprile 7, 2008 a 10:24 am
ur_ca
x Anto scrive: i froci …è solo manifesta invidia per le persone gaie che probabilmente fornicano e si divertono.
Non si dice froci, lameduck si scandalizza!!! Per il resto, come hai fatto a indovinare? chessei Mandrake l’uomo senza brake? Ciao ciao …gaietto!
aprile 7, 2008 a 10:55 am
Guareskj
E poi la “fobia” sarebbe la mia? Intanto mi sono preso del cretino; intanto il termine frocio – io che discrimino – non lo uso; intanto io non mi permetto di parlare di “luoghi comuni” riferendomi alle tesi che non condivido. Intanto. Poi chi ci tiene a sapere se mi diverto o meno supponendo che io non mi diverta: può divertirsi da solo. Per cominciare, con anto. Per proseguire, ad anto posso dire che invece la proposta di adozione c’è ed è stata più volte citata da Arcigay (sono sempre in attesa di commenti da chicchessia sulla posizione di Grillini circa la pdeofilia) e non solo. Pe finire, sempre con anto, ecco la tua proposta dunque: divertirsi e fornicare. E’ proprio un bel modello! Laura: chi ama veramente parte sempre con un sentimento di dovere (o protezione) verso l’amato, quando si parte con un diritto, in amore, la cosa è dubbia o almeno egoistica. Mi fa pensare di più al “giocattolo” dei propri divertimenti. Stiamo parlando di questo?
aprile 7, 2008 a 10:55 am
Guareskj
E poi la “fobia” sarebbe la mia? Intanto mi sono preso del cretino; intanto il termine frocio – io che discrimino – non lo uso; intanto io non mi permetto di parlare di “luoghi comuni” riferendomi alle tesi che non condivido. Intanto. Poi chi ci tiene a sapere se mi diverto o meno supponendo che io non mi diverta: può divertirsi da solo. Per cominciare, con anto. Per proseguire, ad anto posso dire che invece la proposta di adozione c’è ed è stata più volte citata da Arcigay (sono sempre in attesa di commenti da chicchessia sulla posizione di Grillini circa la pdeofilia) e non solo. Pe finire, sempre con anto, ecco la tua proposta dunque: divertirsi e fornicare. E’ proprio un bel modello! Laura: chi ama veramente parte sempre con un sentimento di dovere (o protezione) verso l’amato, quando si parte con un diritto, in amore, la cosa è dubbia o almeno egoistica. Mi fa pensare di più al “giocattolo” dei propri divertimenti. Stiamo parlando di questo?
aprile 7, 2008 a 11:04 am
anto
Car* ur_ca, non penso proprio che lame si scandalizzerà, ho usato un linguaggio grezzo in contrapposizione alle ridicole (nel senso che fanno ridere) giustificazioni storiche e sociologiche a sostegno della tua avversione ai pacs, quando bastava dire semplicemente “i froci mi stanno sul ca**o”, senza scrivere tante stronzate. Come ho fatto ad indovinare? semplice, perché quando si ricorre a certi luoghi comuni di solito è solo per mascherare verità terra terra. No, car*, non sono Mandrake, sono Shpalman :-))
aprile 7, 2008 a 11:04 am
anto
Car* ur_ca, non penso proprio che lame si scandalizzerà, ho usato un linguaggio grezzo in contrapposizione alle ridicole (nel senso che fanno ridere) giustificazioni storiche e sociologiche a sostegno della tua avversione ai pacs, quando bastava dire semplicemente “i froci mi stanno sul ca**o”, senza scrivere tante stronzate. Come ho fatto ad indovinare? semplice, perché quando si ricorre a certi luoghi comuni di solito è solo per mascherare verità terra terra. No, car*, non sono Mandrake, sono Shpalman :-))
aprile 7, 2008 a 11:11 am
anto
car* guareskj, scusa se ho scritto che hai scritto luoghi comuni, ho sbagliato, perché tu sei un luogo comune deambulante, tant’è che hai subito pensato che fossi uomo e gaio, toppando in entrambi i casi. Vedi invece il mio era solo un consiglio, se al posto di scrivere tutte quelle minchiate, ammetti che sei omofobo e che i froci non li sopporti, nessuno ti dice niente, però capisco che ad ammettere certe cose ne può andare della propria reputazione ed allora è meglio esserere ipocriti
aprile 7, 2008 a 11:11 am
anto
car* guareskj, scusa se ho scritto che hai scritto luoghi comuni, ho sbagliato, perché tu sei un luogo comune deambulante, tant’è che hai subito pensato che fossi uomo e gaio, toppando in entrambi i casi. Vedi invece il mio era solo un consiglio, se al posto di scrivere tutte quelle minchiate, ammetti che sei omofobo e che i froci non li sopporti, nessuno ti dice niente, però capisco che ad ammettere certe cose ne può andare della propria reputazione ed allora è meglio esserere ipocriti
aprile 7, 2008 a 12:58 PM
Anonymous
Guareskj, l’errore fondamentale della tua presa di posizione è che tu credi che lo Stato dovrebbe riconoscere un modello “positivo”.
Invece, secondo me, si tratta semplicemente di adeguare la normativa allo stato delle cose, ovvero al fatto che il nucleo familiare tradizionale non è più esclusivo.
Siccome mi sembri intelligente, penso tu ti renda conto che esistono coppie eterosessuali disfunzionali, e coppie omosessuali modello.
Il fascino degli opposti, la procreazione nell’amore (ma a questo punto dovresti rifarti a Platone, che considera “feconda” anche la coppia omosessuale), sono concetti filosofici che non sono sbagliati a prescindere ma che non hanno nulla a che fare con una proposta di legge.
Io non sono un bacchettone del politically correct, per cui rispetto la tua posizione di tradizionalismo e discreta omofobia (“Dov’è il fondamento di questa unione, quale progetto si pone, quale modello di vita e società propone? Quelllo del gay pride? Quello delle piume e del trucco e delle vocine finte? Questa è volontà, pur legittima, di trasgressione ma non è non può diventare progetto di società.”).
Basta che non cerchi di razionalizzare.
Cachorro Quente
aprile 7, 2008 a 12:58 PM
Anonymous
Guareskj, l’errore fondamentale della tua presa di posizione è che tu credi che lo Stato dovrebbe riconoscere un modello “positivo”.
Invece, secondo me, si tratta semplicemente di adeguare la normativa allo stato delle cose, ovvero al fatto che il nucleo familiare tradizionale non è più esclusivo.
Siccome mi sembri intelligente, penso tu ti renda conto che esistono coppie eterosessuali disfunzionali, e coppie omosessuali modello.
Il fascino degli opposti, la procreazione nell’amore (ma a questo punto dovresti rifarti a Platone, che considera “feconda” anche la coppia omosessuale), sono concetti filosofici che non sono sbagliati a prescindere ma che non hanno nulla a che fare con una proposta di legge.
Io non sono un bacchettone del politically correct, per cui rispetto la tua posizione di tradizionalismo e discreta omofobia (“Dov’è il fondamento di questa unione, quale progetto si pone, quale modello di vita e società propone? Quelllo del gay pride? Quello delle piume e del trucco e delle vocine finte? Questa è volontà, pur legittima, di trasgressione ma non è non può diventare progetto di società.”).
Basta che non cerchi di razionalizzare.
Cachorro Quente
aprile 7, 2008 a 1:02 PM
Guareskj
Echettedevodì, anto: grazie almeno per il deambulante, anche se non ho mai negato di essere omofobo. Ma chi toppa sei tu (e dove avrei detto che sei un lui?) col tuo alto livello di contenuti. E dai, basta con sto esser contro e dar dell’ipocrita per niente: se sei donna e non sei gaia sii almeno allegra.
aprile 7, 2008 a 1:02 PM
Guareskj
Echettedevodì, anto: grazie almeno per il deambulante, anche se non ho mai negato di essere omofobo. Ma chi toppa sei tu (e dove avrei detto che sei un lui?) col tuo alto livello di contenuti. E dai, basta con sto esser contro e dar dell’ipocrita per niente: se sei donna e non sei gaia sii almeno allegra.
aprile 7, 2008 a 1:42 PM
Guareskj
Cachorro Quente, minchia, ma qui in rete ce l’avete per vizio di dire prima che uno è intelligente per sputargli meglio in faccia dopo? Ma cos’è, c’avete il misuratore di quoziente intellettivo in esclusiva? Dammi del pirla e basta, che mica me la prendo. Senti un po’ comunque, come cavolo farebbe a essere “feconda” una coppia omosessuale? No spiegamelo perché faccio un po’ fatica. Giusto forse nel mondo delle idee. Tu non hai capito: io non voglio che lo stato riconosca nessun modello, lo Stato più se ne sta alla larga meglio è: mi basta che non distrugga quello che c’è in nome di una presunta eguaglianza. Poi non ho capito il finale: citi i miei passaggi sul progetto di vita ma non comprendo la conclusione: razionalizzare o no? non ti seguo.
Ripropongo ancora a tutti, intanto, la questione Grillini/pedofili.
A lameduck, invece, ripropongo la provocazione: “non può esserci esperienza di libertà al di fuori di un reale appagamento del desiderio”. Sei d’accordo? Io ne sono convintissimo.
aprile 7, 2008 a 1:42 PM
Guareskj
Cachorro Quente, minchia, ma qui in rete ce l’avete per vizio di dire prima che uno è intelligente per sputargli meglio in faccia dopo? Ma cos’è, c’avete il misuratore di quoziente intellettivo in esclusiva? Dammi del pirla e basta, che mica me la prendo. Senti un po’ comunque, come cavolo farebbe a essere “feconda” una coppia omosessuale? No spiegamelo perché faccio un po’ fatica. Giusto forse nel mondo delle idee. Tu non hai capito: io non voglio che lo stato riconosca nessun modello, lo Stato più se ne sta alla larga meglio è: mi basta che non distrugga quello che c’è in nome di una presunta eguaglianza. Poi non ho capito il finale: citi i miei passaggi sul progetto di vita ma non comprendo la conclusione: razionalizzare o no? non ti seguo.
Ripropongo ancora a tutti, intanto, la questione Grillini/pedofili.
A lameduck, invece, ripropongo la provocazione: “non può esserci esperienza di libertà al di fuori di un reale appagamento del desiderio”. Sei d’accordo? Io ne sono convintissimo.
aprile 7, 2008 a 1:55 PM
anto
car* guareskj,
qui l’unico che tenta di mascherare cose terra terra con un apparente “alto livello di contenuti” sei tu. Bene, l’hai detto, sei omofobo (e anche un pò anacronistico), tutto il resto è noia…
aprile 7, 2008 a 1:55 PM
anto
car* guareskj,
qui l’unico che tenta di mascherare cose terra terra con un apparente “alto livello di contenuti” sei tu. Bene, l’hai detto, sei omofobo (e anche un pò anacronistico), tutto il resto è noia…
aprile 7, 2008 a 2:22 PM
Guareskj
Anto, buona notte allora: tenerti sveglia non era mio scopo.
aprile 7, 2008 a 2:22 PM
Guareskj
Anto, buona notte allora: tenerti sveglia non era mio scopo.
aprile 7, 2008 a 3:09 PM
Anonymous
@guaresky
il dovere e la protezione in amore sono cose che scaturiscono naturalmente dal sentimento (e non sono appannaggio solo di qualche tipologia di coppia/famiglia). Non li puoi solo imporre per legge, altrimenti si troverà sempre il modo di evadere o di non eseguirli(dovere e protezione). La legge li riconosce, così come riconosce il diritto, che non è una cosa che rivendichi verso la persona amata, ma è una situazione che viene protetta verso gli altri: se non c’è un riconoscimento formale (legale) non ti puoi difendere nel momento del bisogno.
laura
aprile 7, 2008 a 3:09 PM
Anonymous
@guaresky
il dovere e la protezione in amore sono cose che scaturiscono naturalmente dal sentimento (e non sono appannaggio solo di qualche tipologia di coppia/famiglia). Non li puoi solo imporre per legge, altrimenti si troverà sempre il modo di evadere o di non eseguirli(dovere e protezione). La legge li riconosce, così come riconosce il diritto, che non è una cosa che rivendichi verso la persona amata, ma è una situazione che viene protetta verso gli altri: se non c’è un riconoscimento formale (legale) non ti puoi difendere nel momento del bisogno.
laura
aprile 7, 2008 a 3:12 PM
ur_ca
x anto che scrive:
1)”i froci mi stanno sul ca**o”, senza scrivere tante stronzate.
2)quando si ricorre a certi luoghi comuni di solito è solo per mascherare verità terra terra. No, car*, non sono Mandrake, sono Shpalman.
Allora
1)Se vuoi dica, sia a te sia a lameduck che pare ci tenga tanto, che sono omofobo ci siamo quasi. Diciamo che sono uomofobo. Contente? Se invece volete far passare questa mia naturale tendenza come una colpa …mi vien da ridere hahaha! Non sono progressista ma sono reazionario, razzista e soprattutto ipocrita (dice lameduck) perchè per me un negro è nero (non africano, anzi gli africans sono bianchi), un gay è un finocchio rotincùl, e sono avverso alle cazz*te, anzi alle culate dell’arcigay, benissimo lorsignori, avete colto nel segno.
2) Non so quali problemi ti affliggano, anto. Ti auguro di risolverli e di trovare negli altri una sana comprensione come quella che mi anima nei tuoi confronti. Per ora, data anche l’età (66), in definitiva, non sono questi i pensieri che mi turbano.
aprile 7, 2008 a 3:12 PM
ur_ca
x anto che scrive:
1)”i froci mi stanno sul ca**o”, senza scrivere tante stronzate.
2)quando si ricorre a certi luoghi comuni di solito è solo per mascherare verità terra terra. No, car*, non sono Mandrake, sono Shpalman.
Allora
1)Se vuoi dica, sia a te sia a lameduck che pare ci tenga tanto, che sono omofobo ci siamo quasi. Diciamo che sono uomofobo. Contente? Se invece volete far passare questa mia naturale tendenza come una colpa …mi vien da ridere hahaha! Non sono progressista ma sono reazionario, razzista e soprattutto ipocrita (dice lameduck) perchè per me un negro è nero (non africano, anzi gli africans sono bianchi), un gay è un finocchio rotincùl, e sono avverso alle cazz*te, anzi alle culate dell’arcigay, benissimo lorsignori, avete colto nel segno.
2) Non so quali problemi ti affliggano, anto. Ti auguro di risolverli e di trovare negli altri una sana comprensione come quella che mi anima nei tuoi confronti. Per ora, data anche l’età (66), in definitiva, non sono questi i pensieri che mi turbano.
aprile 7, 2008 a 3:18 PM
Anonymous
scusami poi che “giocattolo dei propri sentimenti” c’è nel voler avere il diritto di assistere il proprio compagno in ospedale, nel voler lasciare i propri averi al proprio compagno, nel poter continuare ad avere il contratto di fitto se l’altra persona viene a mancare, nel custodire le ceneri del proprio compagno, nel poter contare nel caso sulla pensione di reversibilità, etc???
laura
aprile 7, 2008 a 3:18 PM
Anonymous
scusami poi che “giocattolo dei propri sentimenti” c’è nel voler avere il diritto di assistere il proprio compagno in ospedale, nel voler lasciare i propri averi al proprio compagno, nel poter continuare ad avere il contratto di fitto se l’altra persona viene a mancare, nel custodire le ceneri del proprio compagno, nel poter contare nel caso sulla pensione di reversibilità, etc???
laura
aprile 7, 2008 a 3:20 PM
Anonymous
“Tu non hai capito: io non voglio che lo stato riconosca nessun modello, lo Stato più se ne sta alla larga meglio è: mi basta che non distrugga quello che c’è in nome di una presunta eguaglianza.”
Ma dai Guareskj, fammi il piacere, ti pare che nel momento in cui si regolarizzano le coppie omosessuali la gente non si sposa più, non fa più figli, gli uomini si truccano, le donne non si radono e i cani cominciano a copulare con i gatti?
Ah: le dichiarazioni di Grillini sulla pedofilia mi interessano più o meno quanto quelle di Berlusconi sulla mozzarella di bufala.
Le polemiche a buon mercato mi annoiano presto.
Cachorro Quente
aprile 7, 2008 a 3:20 PM
Anonymous
“Tu non hai capito: io non voglio che lo stato riconosca nessun modello, lo Stato più se ne sta alla larga meglio è: mi basta che non distrugga quello che c’è in nome di una presunta eguaglianza.”
Ma dai Guareskj, fammi il piacere, ti pare che nel momento in cui si regolarizzano le coppie omosessuali la gente non si sposa più, non fa più figli, gli uomini si truccano, le donne non si radono e i cani cominciano a copulare con i gatti?
Ah: le dichiarazioni di Grillini sulla pedofilia mi interessano più o meno quanto quelle di Berlusconi sulla mozzarella di bufala.
Le polemiche a buon mercato mi annoiano presto.
Cachorro Quente
aprile 7, 2008 a 4:14 PM
Guareskj
A Cachò, fatte ‘na dormita e buona notte anche a te allora, poiché la mia non è una crociata e non vorrei disseminare il web di dormienti e annoiati. La mia posizione su questo tema è ormai nota e se dovesse mai interessare a qualcuno, la lascio su http://www.guareskj.com e idem per la provocazione “ad personam”, ma non solo, rivolta a lameduck. Ciao
aprile 7, 2008 a 4:14 PM
Guareskj
A Cachò, fatte ‘na dormita e buona notte anche a te allora, poiché la mia non è una crociata e non vorrei disseminare il web di dormienti e annoiati. La mia posizione su questo tema è ormai nota e se dovesse mai interessare a qualcuno, la lascio su http://www.guareskj.com e idem per la provocazione “ad personam”, ma non solo, rivolta a lameduck. Ciao