Ricevo spesso via email interessanti segnalazioni da parte di persone che leggono questo blog e da colleghi bloggers.
L’ultima che ho ricevuto riguarda questo video, prodotto da Michele Dotti, che parla di diversi esempi di sfruttamento delle fonti rinnovabili di energia, per la maggior parte autoprodotte a costi irrisori. Oltre al discorso sul nucleare che non sarebbe affatto conveniente come viene propagandato dalla relativa lobby (ascoltare Rubbia, per credere), ho trovato il video molto interessante ed esso stesso fonte assai rinnovabile di spunto di discussione e quindi accolgo volentieri l’invito di Michele a divulgarlo.
L’ultima che ho ricevuto riguarda questo video, prodotto da Michele Dotti, che parla di diversi esempi di sfruttamento delle fonti rinnovabili di energia, per la maggior parte autoprodotte a costi irrisori. Oltre al discorso sul nucleare che non sarebbe affatto conveniente come viene propagandato dalla relativa lobby (ascoltare Rubbia, per credere), ho trovato il video molto interessante ed esso stesso fonte assai rinnovabile di spunto di discussione e quindi accolgo volentieri l’invito di Michele a divulgarlo.
5 commenti
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settembre 2, 2008 a 9:29 PM
Adetrax
Video carino, è una buona sintesi anche se non c’è tutto; può essere utile per togliere l’idea che al di fuori del nucleare di III generazione non c’è altro di usabile.
In ogni caso è bene rendersi conto che le fonti alternative attualmente producono poca energia e soprattutto relativamente incostante (a parte quella geotermica); questo richiede azioni di coordinamento, nello scambio di energia prodotta in luoghi lontani fra loro, un po’ più impegnative di quelle delle fonti tradizionali.
E’ vero che le prospettive future sono parecchio interessanti ma sono necessari fondi per completare gli sviluppi previsti entro tempi ragionevoli (ah già ma quelli sono per metà allocati per il nucleare).
settembre 2, 2008 a 10:02 PM
Panty
Cribbio,scignora Lameduck,lei si ostina a non capire.
L’eolico mi scompiglierebbe i capelli,gli specchi potrebbero costringere gli italiani a riflettere,per le maree dovrei buttare Giuliano Ferrara giù dalla mia villa in Sardegna due volte al giorno e gli aquiloni,con tutti quei cavi,danneggerebbero il traffico di Alitalia.
Come vede,per il bene di tutti gli italiani,dovrò sacrificarmi ancora una volta e far costruire dalle mie imprese quei bellissimi,grandissimi,costosissimi casermoni che contengono le centrali nucleari.
settembre 3, 2008 a 1:26 am
Andrew
concordo in toto con adetrax
settembre 5, 2008 a 12:31 PM
Lameduck
@ adetrax
l’importante, secondo me, è avere abbastanza fiducia nella possibilità di un’evoluzione dell’energia. Andare oltre al petrolio e al nucleare, insomma.
@ panty
🙂
settembre 13, 2008 a 7:59 PM
Anonymous
RINNOVABILI: QUANTITA’ E COSTANZA DELL’ENERGIA
Non direi proprio che le rinnovabili producano (dove ci sono!) poca energia e soprattutto penso che non siano destinate a rimanere marginali come ci si vuole far credere; secondo i 4000 scienziati appena radunatisi a Valencia per la Conferenza Europea dell’Energia Solare, il fotovoltaico potrebbe arrivare a coprire il 12% del fabbisogno energetico europeo entro il 2020.
E l’eolico ancora di più, se è vero, come sostiene Luciano Pirazzi dell’ENEA, che l’energia del vento potrebbe essere la seconda fonte rinnovabile disponibile nel nostro Paese, dopo l’idroelettrico.
Nessuna fonte rinnovabile potrà comunque -da sola- fornire l’energia necessaria per il futuro dell’umanità, ma tutte insieme possono essere complementari e se messe in rete superare anche il vero problema delle fonti rinnovabili, che (come ha sottolineato giustamente Adetrax)è quello dell’intermittenza!!!
Lo ha dimostrato un esperimento tedesco di “Solarserver”(http://www.solarserver.de/solarmagazin/anlage-e.html ) secondo il concetto di “rete intelligente” (Smart grid).
Trentasei impianti a fonti rinnovabili sparsi sul territorio sono stati connessi in un network controllato da un computer centrale.
Le tecnologie erano biogas, eolico, solare fotovoltaico e idroelettrico.
Tutti insieme, questi impianti hanno fornito il 100% di energia pulita per 12.000 famiglie tedesche in tutte le ore della giornata e con qualsiasi condizione meteorologica.
Se decidessimo, come paese, di investire seriamente in questa direzione, un domani potremmo trovarci nella simpatica situazione che la Russia chiuda i rubinetti del gas senza che neppure ce ne accorgiamo.
Michele Dotti