
Non sto dicendo, come è tipico dei vecchi, che allora fossero tutte rose e garofani: anzi, con quello che ci sono costati i garofani, sentiamo ancora male dalle parti del portafoglio.
Non si può dire che non sia riconoscente verso i suoi antichi mentori. Fu grazie all’intenso profumo del garofano rosso che Silvio consolidò il suo monopolio mediatico. Chissà senza Mani Pulite e Tonino dove sarebbe arrivato. Grande Impresario Unico dell’Universo e pure di quelli paralleli e tangenti?
Non è pura nostalgia del passato. Ho l’impressione che gli attori politici di allora, anche quando erano piuttosto improbabili come candidati mantenessero una freschezza e dignità che oggi appare scomparsa. Mi riferisco soprattutto alle attrici.
Una delle cose che più mi fa rabbia dei berlusconidi che ci hanno colonizzato moltiplicando i loro baccelloni, è l’idea che hanno della donna in politica. Se avete modo di discutere con loro dell’argomento, appena sentirete il suono della monetina che cade nel distributore automatico di banalità, partiranno con il dire che le donne di sinistra sono racchie mentre quelle di destra, le loro, sono “belle e intelligenti”.
La destra, soprattutto quella berlusconide, ha un’idea puramente decorativa della donna. O meglio, apprezza le qualità intellettuali ma solo ed esclusivamente se si accompagnano alla gnoccaggine e se si mantengono entro i limiti di una laureetta in lettere o giurisprudenza e a qualche diplomino di belle arti o conservatorio. Una laurea in astronomia o un Nobel per la medicina cominciano ad essere difetti parecchio fastidiosi e infatti, se gratti, è capace che le astronome e le scienziate siano pure di sinistra.
Insomma, una donna ha voglia a dirsi di destra e dormire con la biografia della Thatcher (che pure era racchia come solo un’inglese racchia sa essere) sotto il cuscino ma, se non ha la sesta naturale, all’uomo di destra sorge il dubbio che possa essere di sinistra o astronoma e gli si ammoscia.
Semplicemente le politiche che non considerano il tacco stiletto e l’autoreggente come strumenti essenziali di dialettica, non riescono a rassicurare abbastanza gli uomini di destra della loro eterosessualità.
Gli ultimi spiacevoli accadimenti in terra austriaca hanno dimostrato che il binomio destra-omosessualità è una spina nel fianco di tanti nerboruti ubermenschen frocionazisti tendenti ad eccitarsi più con l’afrore degli spogliatoi di rugby che con lo Chanel N°5 .
Ecco quindi spiegato il dileggio nei confronti della sinistra che candida Luxuria e l’elogio della giarrettiera e delle camicette nere della rivoluzione, addirittura elette ministre senza portafoglio e forse senza mutande.
Il concetto di ministra più decorativa che adatta all’incarico, tipico degli ultimi governi berlusconiani, assomiglia molto a quello della Bond girl cinematografica. Anzi, in questo caso la chiameremo , in omaggio al vate di Fivizzano, Bondi girl.
La Bond Girl, nei film di 007 ha una sola funzione. Rassicurare Bond della sua eterosessualità, scoparci senza preservativo e senza il ricatto dell’anello di fidanzamento e scosciare a comando in un paio di scene.
Tentano perfino di rubare la scena a 007, sparandole più grosse di lui e riuscendo a venire giù dal pero senza farsi un graffio.
Come quando la camicetta nera Carfagna, tutta eccitata, annuncia dalla Bignardi in TV che i trafficanti di prostitute stanno già lasciando l’Italia, come i topi in fuga dal Titanic, spaventati dal suo decreto antimignotte.
Eppure basta leggere una qualunque rubrica di annunci A.A.A. su serissimi quotidiani e si resta travolti dalle “novità assolute, appena arrivate, dolcissime brasiliane settima naturale, dotatissime, senza fretta e amanti del secondo canale, ambiente riservato”. Forse la chiave è proprio l’ambiente riservato.
La prostituta è ormai un rifiuto speciale che inquina e ci vogliono discariche e siti di stockaggio appositi, lontano da occhi indiscreti.
Si manda poi a combatterle una che ha con la prostituzione lo stesso atteggiamento aggressivo-ossessivo-censorio che ha Ratzinger nei confronti dell’omosessualità.
Non lo so. A me queste Bondi girl finto-serie, con il look da “segretaria di giorno, maiala di notte” e l’espressione da “io non faccio certe cose” con l’occhietto sgranato, fanno rimpiangere tanto i tempi di Moana candidata sindaco di Roma per il Partito dell’Amore, 1992. Una strafiga cosmica con un’intelligenza da astronoma. E soprattutto sincera.
38 commenti
Comments feed for this article
novembre 24, 2008 a 9:51 pm
harlot
Moana era una diva, non una puttana, anche se nei pr0n si faceva chiavare da un plotone di neri su una spiaggia. E’ una differenza sottile, ma abissale. Arridatecela.
Inoltre, “La filosofia di Moana” è un piccolo gioiello.
novembre 24, 2008 a 10:11 pm
Blondeinside
certo che la sinistra non si può certo lamentare: c’è Rosy Bindi che accontenta tutti…
novembre 25, 2008 a 12:10 am
Salazar
Già, le astronome.
Margherita Huck, anche se sembra la sorella intelligente di Maga Magó, a me piace un casino. Potrei tranquillamente scambiare una Huck arricciata ai bordi con dodici Carfagna in ottimo stato di conservazione.
novembre 25, 2008 a 12:10 am
Salazar
Già, le astronome.
Margherita Huck, anche se sembra la sorella intelligente di Maga Magó, a me piace un casino. Potrei tranquillamente scambiare una Huck arricciata ai bordi con dodici Carfagna in ottimo stato di conservazione.
novembre 25, 2008 a 1:20 am
rossoallosso
ciao. grazie per i complimenticosa ti posso dire questi hanno imparato dai preti predicano bene ma razzolano male.ce l’hanno tanto con gay e prostitute perche hanno paura della concorrenza alla faccia del mercato libero vogliono l’esclusiva della mignottagine e non rilasciano nemmeno la fattura ciao a presto.
novembre 25, 2008 a 1:20 am
rossoallosso
ciao. grazie per i complimenticosa ti posso dire questi hanno imparato dai preti predicano bene ma razzolano male.ce l’hanno tanto con gay e prostitute perche hanno paura della concorrenza alla faccia del mercato libero vogliono l’esclusiva della mignottagine e non rilasciano nemmeno la fattura ciao a presto.
novembre 25, 2008 a 7:54 am
Anonymous
Indubbiamente i politici berlusconiani sono sconfortanti.
Comunque attenzione: i democristiani erano diversi ma i danni che hanno prodotto al nostro Paese sono stati comunque molto pesanti.
Ciao
Paolo
http://www.paoloborrlelo.ilcannocchiale.it
novembre 25, 2008 a 7:54 am
Anonymous
Indubbiamente i politici berlusconiani sono sconfortanti.
Comunque attenzione: i democristiani erano diversi ma i danni che hanno prodotto al nostro Paese sono stati comunque molto pesanti.
Ciao
Paolo
http://www.paoloborrlelo.ilcannocchiale.it
novembre 25, 2008 a 8:30 am
Ulisse9
Non ho fatto in tempo, causa problemi di connessione, ma su Rai1 mattina c’era la Mar(i)a Goretti Carfagna. Uno spasso! Se sei masochista.
Consiglio anche l’aricolo MARA MINISTRO DELL’INOPPORTUNITA’, su
http://altrenotizie.org/.
Ciao
novembre 25, 2008 a 8:30 am
Ulisse9
Non ho fatto in tempo, causa problemi di connessione, ma su Rai1 mattina c’era la Mar(i)a Goretti Carfagna. Uno spasso! Se sei masochista.
Consiglio anche l’aricolo MARA MINISTRO DELL’INOPPORTUNITA’, su
http://altrenotizie.org/.
Ciao
novembre 25, 2008 a 8:44 am
Franca
“… ministre senza portafoglio e forse senza mutande…”
Molto carina questa definizione!
Quoto incondizionatamente il giudizio su Moana Pozzi…
novembre 25, 2008 a 8:44 am
Franca
“… ministre senza portafoglio e forse senza mutande…”
Molto carina questa definizione!
Quoto incondizionatamente il giudizio su Moana Pozzi…
novembre 25, 2008 a 10:38 am
John Holmes
I porno divi sono sinceri. Non fingono. Non sono ipocriti come gli attori normali che pretendono la controfigura se si vede un po’ di pelo e poi piangono dicendo che girare le scene d’amore (per dire sesso)è dura anche se hanno quintali di cerotto che gli coprono le vergogne.
Per i politici è uguale e per le politiche ancor di più.
novembre 25, 2008 a 10:38 am
John Holmes
I porno divi sono sinceri. Non fingono. Non sono ipocriti come gli attori normali che pretendono la controfigura se si vede un po’ di pelo e poi piangono dicendo che girare le scene d’amore (per dire sesso)è dura anche se hanno quintali di cerotto che gli coprono le vergogne.
Per i politici è uguale e per le politiche ancor di più.
novembre 25, 2008 a 11:34 am
Pietro_d
bel post!
novembre 25, 2008 a 11:34 am
Pietro_d
bel post!
novembre 25, 2008 a 12:09 pm
Altromedia
Bello Lame,complimenti per il tema e lo svolgimento.
Aggiungeremmo un pezzo;che nel mondo che decide davvero,quello economico-politico,a destra si scalgono donne che se non sono belle gnocche/comparse, sono donne/maschio,cioè,si premia il lato del carattere che è più tipico del maschio;la protervia,l’aggressività,la grinta prevaricatrice,la volontà di autoaffermazione.
Comunque,tornando al tuo discorso,in questi giorni sul web si è detto che Carfagna e Gelmini sono un’offesa per le donne stesse;perchè si mettono davanti elementi della donna (l’esteriorità o il servilismo e l’impreparazione) che la sviliscono proprio con la scusa di darle potere.
Bindi e Turco,questi i nomi letti,sono inarrivabili da 2 come la Carfa e la Gelmini,perchè hanno una maturità e uno spessore umano e politico/culturale che le 2 ragazzine del capo si sognano.
Ciao
novembre 25, 2008 a 12:09 pm
Altromedia
Bello Lame,complimenti per il tema e lo svolgimento.
Aggiungeremmo un pezzo;che nel mondo che decide davvero,quello economico-politico,a destra si scalgono donne che se non sono belle gnocche/comparse, sono donne/maschio,cioè,si premia il lato del carattere che è più tipico del maschio;la protervia,l’aggressività,la grinta prevaricatrice,la volontà di autoaffermazione.
Comunque,tornando al tuo discorso,in questi giorni sul web si è detto che Carfagna e Gelmini sono un’offesa per le donne stesse;perchè si mettono davanti elementi della donna (l’esteriorità o il servilismo e l’impreparazione) che la sviliscono proprio con la scusa di darle potere.
Bindi e Turco,questi i nomi letti,sono inarrivabili da 2 come la Carfa e la Gelmini,perchè hanno una maturità e uno spessore umano e politico/culturale che le 2 ragazzine del capo si sognano.
Ciao
novembre 25, 2008 a 12:37 pm
Gennarino
x Blonde inside
Non so perchè, ma quando ho letto il tuo commento ho sentito una monetina cadere.
novembre 25, 2008 a 12:37 pm
Gennarino
x Blonde inside
Non so perchè, ma quando ho letto il tuo commento ho sentito una monetina cadere.
novembre 25, 2008 a 12:44 pm
Cloroalclero
Scusa Lameduck, ma non mi trovo d’accordo. Il fatto che Moana Pozzi si candidava, nel 92 alle elezioni come precedentemente aveva fatto Cicciolina dice semplicemente che la politica aveva già in se questa deriva che oggi trova con Gelmini, Carfagna e Carlucci il suo compimento.
Come direbbe Hegel: la contraddizione era già in seno alla situazione che tu dipingi come degna di rimpianto. Invece non lo è: è la stessa situazione di oggi, solo ad uno stadio evolutivo precedente.
Diciamo che personalmente trovo Luxuria un miglioramento in tal senso, anche se resto dell’idea che squalo per squalo, sarebbe meglio che ciascuno faccia il mestiere suo: se fai spettacolo, continua a farlo dalla televisione e non da montecitorio.
Lì hanno il solo ruolo di compensare il disgusto estetico generato da un Bondi o da un Brunetta. Un po’ poco perchè guadagnino 20 mila euri al mese piu i bonus.
ciao ciao
novembre 25, 2008 a 12:44 pm
Cloroalclero
Scusa Lameduck, ma non mi trovo d’accordo. Il fatto che Moana Pozzi si candidava, nel 92 alle elezioni come precedentemente aveva fatto Cicciolina dice semplicemente che la politica aveva già in se questa deriva che oggi trova con Gelmini, Carfagna e Carlucci il suo compimento.
Come direbbe Hegel: la contraddizione era già in seno alla situazione che tu dipingi come degna di rimpianto. Invece non lo è: è la stessa situazione di oggi, solo ad uno stadio evolutivo precedente.
Diciamo che personalmente trovo Luxuria un miglioramento in tal senso, anche se resto dell’idea che squalo per squalo, sarebbe meglio che ciascuno faccia il mestiere suo: se fai spettacolo, continua a farlo dalla televisione e non da montecitorio.
Lì hanno il solo ruolo di compensare il disgusto estetico generato da un Bondi o da un Brunetta. Un po’ poco perchè guadagnino 20 mila euri al mese piu i bonus.
ciao ciao
novembre 25, 2008 a 2:02 pm
Lorenzo
E’ un post molto bello, che condivido in pieno.
Comunque, chi sostiene che la Bindi è serenamente eterosessuale, temo che non abbia mai incontrato una donna eterosessuale serena e realizzata (fosse pure una suora vera).
Non dobbiamo nasconderci dietro un dito: la Bindi è la risposta “seria” alla Carfagna, sempre nell’ottica maschilista.
Se la seconda è donna nel senso deteriore, la “donnaccia”, la prima è una donna depurata di ogni femminilità, in pratica un “quasi-uomo” – e proprio in quanto tale i maschi la prendono sul serio.
novembre 25, 2008 a 2:02 pm
Lorenzo
E’ un post molto bello, che condivido in pieno.
Comunque, chi sostiene che la Bindi è serenamente eterosessuale, temo che non abbia mai incontrato una donna eterosessuale serena e realizzata (fosse pure una suora vera).
Non dobbiamo nasconderci dietro un dito: la Bindi è la risposta “seria” alla Carfagna, sempre nell’ottica maschilista.
Se la seconda è donna nel senso deteriore, la “donnaccia”, la prima è una donna depurata di ogni femminilità, in pratica un “quasi-uomo” – e proprio in quanto tale i maschi la prendono sul serio.
novembre 25, 2008 a 2:51 pm
luciano61
“Rianimato dall’onda e dalla manifestazione del 25 ottobre, smarrito e ansimante nel ‘caso Villari’. Tutto sembra molto chiaro: da un lato, un Pd attraversato dal soffio vivificante delle piazze, in grado di strappare alla mobilitazione dei suoi militanti briciole di orgoglio e consapevolezza; dall’altro, l’atmosfera mefitica dei palazzi degli intrighi, negli studi tv dei ‘pizzini’, con un Pd travolto dalle logiche del trasformismo, ostaggio di un ceto politico che ha alle spalle una storia cresciuta nelle reti clientelari e amicali delle fabbriche dei voti meridionali. […]” (Giovanni De Luna, ‘Il cammino disperso del Pd’, articolo da ‘il manifesto’, 25 novembre 2008).
Mi fermo qui; invito solo i forti di cuore (e di fegato) a continuarne la lettura a pag. 12 del suindicato quotidiano.
E’ palese che rispetto a Moana Pozzi, con tutti i suoi umani e piacevoli limiti, oggi non c’è paragone degno di tale nome: solo ipocrisia becera e volgare pornografia politica… a destra e a sinistra.
Saluti
Luciano Bubbola
novembre 25, 2008 a 2:51 pm
luciano61
“Rianimato dall’onda e dalla manifestazione del 25 ottobre, smarrito e ansimante nel ‘caso Villari’. Tutto sembra molto chiaro: da un lato, un Pd attraversato dal soffio vivificante delle piazze, in grado di strappare alla mobilitazione dei suoi militanti briciole di orgoglio e consapevolezza; dall’altro, l’atmosfera mefitica dei palazzi degli intrighi, negli studi tv dei ‘pizzini’, con un Pd travolto dalle logiche del trasformismo, ostaggio di un ceto politico che ha alle spalle una storia cresciuta nelle reti clientelari e amicali delle fabbriche dei voti meridionali. […]” (Giovanni De Luna, ‘Il cammino disperso del Pd’, articolo da ‘il manifesto’, 25 novembre 2008).
Mi fermo qui; invito solo i forti di cuore (e di fegato) a continuarne la lettura a pag. 12 del suindicato quotidiano.
E’ palese che rispetto a Moana Pozzi, con tutti i suoi umani e piacevoli limiti, oggi non c’è paragone degno di tale nome: solo ipocrisia becera e volgare pornografia politica… a destra e a sinistra.
Saluti
Luciano Bubbola
novembre 25, 2008 a 4:33 pm
Skeight
In riferimento al commento di Cloro, io dico che in parte è vero che le candidature delle pornostar tra fine anni 80 e inizio anni 90 ha fatto un po’ da mosca cocchiera alle starlette dell’era berlusconiana, ma porre la questione solo in questi termini è semplicistico. Le candidature di Cicciolina e Moana erano atti di provocazione che univano politica e spettacolo, ma provenivano da un partito che nei decenni precedenti aveva fatto battaglie politiche forti e serie, e aveva prodotto una dirigenza politica di un certo livello (penso ad Adelaide Aglietta o Mimmo Pinto, per dirne due). Le candidature di starlette nell’attuale Popolo della libertà rispondono ad una logica diversa, e prova ne sia che anche le donne di centrodestra che non provengono dallo spettacolo spesso e volentieri si fanno notare più per le loro attività glamour e di immagine, perché questa è l’immagine delle donne nella nostra destra, come faceva notare Lameduck
novembre 25, 2008 a 4:33 pm
Skeight
In riferimento al commento di Cloro, io dico che in parte è vero che le candidature delle pornostar tra fine anni 80 e inizio anni 90 ha fatto un po’ da mosca cocchiera alle starlette dell’era berlusconiana, ma porre la questione solo in questi termini è semplicistico. Le candidature di Cicciolina e Moana erano atti di provocazione che univano politica e spettacolo, ma provenivano da un partito che nei decenni precedenti aveva fatto battaglie politiche forti e serie, e aveva prodotto una dirigenza politica di un certo livello (penso ad Adelaide Aglietta o Mimmo Pinto, per dirne due). Le candidature di starlette nell’attuale Popolo della libertà rispondono ad una logica diversa, e prova ne sia che anche le donne di centrodestra che non provengono dallo spettacolo spesso e volentieri si fanno notare più per le loro attività glamour e di immagine, perché questa è l’immagine delle donne nella nostra destra, come faceva notare Lameduck
novembre 25, 2008 a 8:10 pm
GG
In ogni caso, preferirei un paese in cui ognuno facesse bene il proprio mestiere. Un’attrice/un attore che si butta in politica senza alcuna cognizione di ciò che fa svilisce sia il mondo della recitazione che il mondo della politica (il quale, già svilito com’è, non abbisogna di certo di altri cani).
E mi riferisco a tutti/e: Carfagna. Luxuria, Barbareschi, Carlucci,tutti. Vi dirò di più: a me dà fastidio QUALSIASI utilizzo mediatico della politica. Nella scorsa campagna elettorale se ne sono viste di irripetibili. Su tutte: il povero superstite della Thyssen, arruolato in fretta e furia nel Pd e sbattuto a Montecitorio a premer bottoncini.
(p.s. sugli operai della Thyssen fu una vera e propria gara: pochi giorni dopo, Diliberto se ne prese un altro. Tiè, uno pari).
novembre 25, 2008 a 8:10 pm
GG
In ogni caso, preferirei un paese in cui ognuno facesse bene il proprio mestiere. Un’attrice/un attore che si butta in politica senza alcuna cognizione di ciò che fa svilisce sia il mondo della recitazione che il mondo della politica (il quale, già svilito com’è, non abbisogna di certo di altri cani).
E mi riferisco a tutti/e: Carfagna. Luxuria, Barbareschi, Carlucci,tutti. Vi dirò di più: a me dà fastidio QUALSIASI utilizzo mediatico della politica. Nella scorsa campagna elettorale se ne sono viste di irripetibili. Su tutte: il povero superstite della Thyssen, arruolato in fretta e furia nel Pd e sbattuto a Montecitorio a premer bottoncini.
(p.s. sugli operai della Thyssen fu una vera e propria gara: pochi giorni dopo, Diliberto se ne prese un altro. Tiè, uno pari).
novembre 25, 2008 a 9:40 pm
Lameduck
@ harlot
mi pare anche che non negasse affatto di avere avuto rapporti con politici dell’epoca. Si fa e si dice. Non come oggi che si nega anche l’evidenza.
@ blondeinside
Rosy Bindi… evabbé…siamo alle solite.
@ salazar
La Hack l’ho vista e sentita all’Università di Bologna ai tempi dei miei studi. E’ un fenomeno.
@ rossoallosso
hanno paura anche delle tentazioni.
@ paolo
pienamente d’accordo sui danni provocati dai democristiani. Però questi sono riusciti a fare di peggio. Non era facile.
@ ulisse9
bell’articolo, l’ho letto.
@ franca
Una che ebbe il coraggio di presentarsi nuda in televisione con la naturalezza di chi è vestita.
@ john
anche a te non piace l’ipocrisia, eh?
@ Pietro_d
denghiu’!
@ altromedia
Qualcuno dovrebbe chiedere a Mara e Maria Stella: “ma voi, in concreto, cosa sapete fare?”
@ gennarino
😉
@ cloroalclero
certo, anche allora c’erano le favorite del re, le amanti, le concubine, però c’era più sincerità o forse meno spudorata negazione dell’evidenza.
La deriva spettacolare c’era già allora, indubbiamente, ma almeno si parlava di antirazzismo, difesa della sessualità e lotta all’ipocrisia. Oggi scendono in piazza rivendicando la loro arretratezza mentale.
A proposito di sincerità: Moana scrisse un libro dando i voti ai suoi amanti. Con nomi e cognomi.
Nel paese in cui un sommo prelato veste di trine e merletti ed è sempre in giro con un figaccione mentre tuona contro gli omosessuali, Moana ancora oggi spicca come personaggio assolutamente rivoluzionario.
@ lorenzo
il problema è che ci facciamo condizionare dall’aspetto esteriore. Per fare carriera, la donna o si maschilizza o si iperfemminilizza. Bisognerebbe potere essere semplicemente noi stesse.
@ luciano
quella di oggi è pornografia spacciata per santità.
@ skeight
sono d’accordo. Portare Cicciolina in Parlamento allora poteva essere considerato rivoluzionario.
@ GG
più testimonials che candidati.
novembre 25, 2008 a 9:40 pm
Lameduck
@ harlot
mi pare anche che non negasse affatto di avere avuto rapporti con politici dell’epoca. Si fa e si dice. Non come oggi che si nega anche l’evidenza.
@ blondeinside
Rosy Bindi… evabbé…siamo alle solite.
@ salazar
La Hack l’ho vista e sentita all’Università di Bologna ai tempi dei miei studi. E’ un fenomeno.
@ rossoallosso
hanno paura anche delle tentazioni.
@ paolo
pienamente d’accordo sui danni provocati dai democristiani. Però questi sono riusciti a fare di peggio. Non era facile.
@ ulisse9
bell’articolo, l’ho letto.
@ franca
Una che ebbe il coraggio di presentarsi nuda in televisione con la naturalezza di chi è vestita.
@ john
anche a te non piace l’ipocrisia, eh?
@ Pietro_d
denghiu’!
@ altromedia
Qualcuno dovrebbe chiedere a Mara e Maria Stella: “ma voi, in concreto, cosa sapete fare?”
@ gennarino
😉
@ cloroalclero
certo, anche allora c’erano le favorite del re, le amanti, le concubine, però c’era più sincerità o forse meno spudorata negazione dell’evidenza.
La deriva spettacolare c’era già allora, indubbiamente, ma almeno si parlava di antirazzismo, difesa della sessualità e lotta all’ipocrisia. Oggi scendono in piazza rivendicando la loro arretratezza mentale.
A proposito di sincerità: Moana scrisse un libro dando i voti ai suoi amanti. Con nomi e cognomi.
Nel paese in cui un sommo prelato veste di trine e merletti ed è sempre in giro con un figaccione mentre tuona contro gli omosessuali, Moana ancora oggi spicca come personaggio assolutamente rivoluzionario.
@ lorenzo
il problema è che ci facciamo condizionare dall’aspetto esteriore. Per fare carriera, la donna o si maschilizza o si iperfemminilizza. Bisognerebbe potere essere semplicemente noi stesse.
@ luciano
quella di oggi è pornografia spacciata per santità.
@ skeight
sono d’accordo. Portare Cicciolina in Parlamento allora poteva essere considerato rivoluzionario.
@ GG
più testimonials che candidati.
novembre 25, 2008 a 9:45 pm
Skeight
GG, io sarei pure d’accordo con te. Ma a condizione di rendere il discorso generale. Quindi niente gente di spettacolo, ma nemmeno imprenditori, sindacalisti, operai, precari. Che ci sia una classe politica professionista e bona! Ma se non c’è, e se dovremo continuare a prendere a prestito governanti da tutti i settori dell’economia, allora che ci siano pure persone dallo spettacolo, purché competenti.
novembre 25, 2008 a 9:45 pm
Skeight
GG, io sarei pure d’accordo con te. Ma a condizione di rendere il discorso generale. Quindi niente gente di spettacolo, ma nemmeno imprenditori, sindacalisti, operai, precari. Che ci sia una classe politica professionista e bona! Ma se non c’è, e se dovremo continuare a prendere a prestito governanti da tutti i settori dell’economia, allora che ci siano pure persone dallo spettacolo, purché competenti.
novembre 25, 2008 a 10:40 pm
Anonymous
X Gennarino:
eh caro mio, bisogna che il tuo commento me lo spieghi bene.
Cerca di avere un po’ di pazienza, sono bionda….
Blondeinside
novembre 25, 2008 a 10:40 pm
Anonymous
X Gennarino:
eh caro mio, bisogna che il tuo commento me lo spieghi bene.
Cerca di avere un po’ di pazienza, sono bionda….
Blondeinside
novembre 27, 2008 a 9:50 pm
Progetto Cicero
Sono l’ideatore di una community che raccoglie circa 500 artisti e si chiama Progetto Cicero (http://progettocicero.ning.com).
Stiamo tentando un esperimento di comunicazione on-line basato sulla creazione di comunità piccole ma dotate di una forte coesione tra i membri che viene ottenuta sia con regole di comportamento (nominalità, tolleranza, proattività ed educazione) sia con la condivisione di discussioni e ragionamenti.
Allo scopo di alimentare la discussione tra di noi e trarre ispirazione dalla stessa, abbiamo dato il via ad un’attività che si chiama “Quindi-Ci” (http://progettocicero.ning.com/group/quindici).
In soldoni, ogni 15 giorni ci diamo un tema e lo trattiamo con diversi linguaggi.
In una sorta di gioco/concorso, passata la quindicina, scegliamo l’intervento più interessante.
Il tema attuale è ” caramelle dagli sconosciuti: paura dell’ignoto ed esigenza di guardare oltre il buio”.
Ti scrivo in quanto ho trovato il tuo blog ed ho pensato di invitarti ad alimentare con essa la nostra discussione nella convinzione che, quello che per te sarebbe un secondo di taglia ed incolla, per noi potrebbe essere la fonte di spunti interessanti e la possibilità di aggiungere nuove menti brillanti al nostro gruppo.
Tu potresti pubblicizzare il tuoi scritti e trovare persone interessanti con cui discutere.
Spero che considererai il mio messaggio come il complimento che esso è.
Una cosa importante: ognuno di noi ha i suoi siti, il suo blog, i suoi spazi e non li abbandona.
Il Progetto è un luogo dove discutere o presentare questi tuoi lavori (oppure semplicemente le tue idee) e non per fa alcuna concorrenza a blog siti e comunità che già li contengono.
Un saluto
Guido Mastrobuono
(Direttore del Progetto Cicero)
PS.
Coerentemente con i nostri obiettivi, per l’accesso alla comunità, richiediamo una registrazione nel sito all’indirizzo http://progettocicero.ning.com/?xgi=db6QQdU , per la quale sono richiesti i seguenti dati: Nome, Cognome, Età, Residenza ed una foto del viso.
novembre 27, 2008 a 9:50 pm
Progetto Cicero
Sono l’ideatore di una community che raccoglie circa 500 artisti e si chiama Progetto Cicero (http://progettocicero.ning.com).
Stiamo tentando un esperimento di comunicazione on-line basato sulla creazione di comunità piccole ma dotate di una forte coesione tra i membri che viene ottenuta sia con regole di comportamento (nominalità, tolleranza, proattività ed educazione) sia con la condivisione di discussioni e ragionamenti.
Allo scopo di alimentare la discussione tra di noi e trarre ispirazione dalla stessa, abbiamo dato il via ad un’attività che si chiama “Quindi-Ci” (http://progettocicero.ning.com/group/quindici).
In soldoni, ogni 15 giorni ci diamo un tema e lo trattiamo con diversi linguaggi.
In una sorta di gioco/concorso, passata la quindicina, scegliamo l’intervento più interessante.
Il tema attuale è ” caramelle dagli sconosciuti: paura dell’ignoto ed esigenza di guardare oltre il buio”.
Ti scrivo in quanto ho trovato il tuo blog ed ho pensato di invitarti ad alimentare con essa la nostra discussione nella convinzione che, quello che per te sarebbe un secondo di taglia ed incolla, per noi potrebbe essere la fonte di spunti interessanti e la possibilità di aggiungere nuove menti brillanti al nostro gruppo.
Tu potresti pubblicizzare il tuoi scritti e trovare persone interessanti con cui discutere.
Spero che considererai il mio messaggio come il complimento che esso è.
Una cosa importante: ognuno di noi ha i suoi siti, il suo blog, i suoi spazi e non li abbandona.
Il Progetto è un luogo dove discutere o presentare questi tuoi lavori (oppure semplicemente le tue idee) e non per fa alcuna concorrenza a blog siti e comunità che già li contengono.
Un saluto
Guido Mastrobuono
(Direttore del Progetto Cicero)
PS.
Coerentemente con i nostri obiettivi, per l’accesso alla comunità, richiediamo una registrazione nel sito all’indirizzo http://progettocicero.ning.com/?xgi=db6QQdU , per la quale sono richiesti i seguenti dati: Nome, Cognome, Età, Residenza ed una foto del viso.