Non è vero che per i terremotati d’Abruzzo sta andando tutto bene, che sono tutti contenti e aspettano solo che si compia a breve, dopo quello delle dentiere, il miracolo della ricostruzione in tempi record di tante l’Aquila2 con i vialetti alberati e i laghetti con le paperette, impresa così mirabolante da esistere solo nella mente della Matrice Berlusconiana.
Nelle tendopoli dove sono ammassati soprattutto gli anziani vi sono disagi, malcontento, malattia, disperazione e repressione. Ho letto diverse testimonianze che parlano di militarizzazione dei campi e limitazione della libertà personale. Alcune delle testimonianze che stanno girando in rete sembrano quasi incredibili ma in linea di massima ciò che denunciano viene confermato da chi è sul posto, dai giornali locali e dagli abruzzesi che continuano a tenerci informati con i propri blog e a raccontarci una realtà ben diversa da quella programmata dal Piccolo Grande Architetto con il compasso e il grembiulino. Non è vero quindi che l’emergenza terremoto è finita perchè è sparita dal mainframe della Matrice. Esiste ancora e bisogna parlarne.

Non è vero che alle manifestazioni di studenti e operai partecipano solo brigatisti rossi che attentano al cuore dello Stato ed alle terga dei sindacalisti softcore. E’ vero che, ormai, appena si mette il naso in una piazza e si tenta di esprimere dissenso, arrivano le mazzate, per qualsiasi pretesto e motivo. Tanto i pennivendoli di regime sapranno cosa raccontare, travisando i fatti, negando la realtà ed inventando di sana pianta. Prepariamoci perchè tra poco, con la sciagura imminente del G8, inizieranno con i Black Bloc, gli anarcoinsurrezionalisti e i terrrroristi con tante erre da arrotare tutte assieme con la linguetta.

Non è vero che Berlusconi è stato condannato nel cosiddetto “Processo Mills” perchè i giudici sono estremisti di sinistra che ce l’hanno con lui, meschino, ma perchè Berlusconi ha corrotto un testimone (leggi: pagato profumatamente) affinchè dichiarasse il falso in tribunale per favorire la Fininvest. E poi Mills parlò di mister B, non di mister X, come ha confabulato oggi il premier durante la sceneggiata antigiudici, tra una cafonata riferita alla Marcegaglia e i patetici applausi della clacque confindustriale. Proprio una classe dirigente da andarne fieri nel resto del mondo. Si fossero liberati rumorosamente dal gas intestinale avrebbero fatto migliore figura.

Non è vero che la televisione è in mano alla sinistra, come vaneggiano il nano e le sue numerose Biancaneve. Dopo le ultime nomine di fedelissimi giaurri che diranno solo quello che Lui vuole, fatte in campagna elettorale e contro i flebili belati di una concorrenza incaprettata, la RAI è ormai occupata militarmente dal vecchio in fondotinta che la userà per scassarci i coglioni senza pietà raccontando le sue balle stratosferiche sulla sua innocenza e specchiata virtù ad ogni ora del giorno e della notte. Vespa o non Vespa, o con l’ausilio del suo in-sop-por-ta-bile avvocato “ma vaaaa ma cosa sta dicendoo ma stia zitto ma vaaa laaaaa suvvia ma cosaaa diceeee avantiii !”

courtesy La Repubblica

Non è vero che il consenso per Berlusconi aumenta così a dismisura, come il naso di Pinocchio. Ammettendo che i sondagi siano reali, cosa già dubbia vista l’attitudine alla menzogna del committente, gli italiani a domanda rispondono dicendo che lo amano ma il sospetto che si tratti di una risposta insincera esiste. E’ la realtà fenomenica che lo suggerisce.
Infatti, perchè quando parli di politica con persone che tu sai essere sicuramente di centrodestra e nemmeno per un’anticchia di sinistra, non trovi un cane che ammetta di averlo votato? Ammettono senza problemi la simpatia per Fini e per Bossi, e di quest’ultimo vanno generalmente molto fieri, ma di lui no, si schermiscono e cambiano discorso. Per non parlare di persone di estrema destra che gli darebbero volentieri fuoco.

Perchè questa contraddizione? Un 38% di consensi nel paese (stima estera, sicuramente più obiettiva di quella dei sondaggisti di famiglia) eppure la maggioranza dei tuoi interlocutori lo rinnega due, tre, quattro volte come un Cristo qualsiasi al canto del gallo.
Perchè se ne vergognano? Non mi pare che girino le guardie rosse per strada cantando “L’Oriente è rosso” e minacciando la deportazione dei poveri berlusconiani nei campi di rieducazione. Ormai i rossi, oltre a vivere nella mente malata del maniaco ossessivo, sono più rari del muflone muschiato.

Se le persone di centrodestra si vergognano di ammettere di avere votato e di avere intenzione di votare il nano cicisbeo incipriato, ed anzi arrossiscono come vergini di fronte ad un’erezione se si affronta l’argomento, è perchè inconsciamente percepiscono la sua colossale volgarità ed inadeguatezza a ricoprire un ruolo così importante come il capo di un governo.
Sarà il Super Io, che ne so, saranno dei freni inibitori particolarmente efficienti, un residuo di dignità nazionale ma che l’hanno votato non glielo estorci nemmeno sotto tortura. Non è strano? Arrivo a pensare che ammettere di essere berlusconiani sarebbe per loro come ammettere di godere nel trattenere l’evacuazione, una cosa vergognosa che deve rimanere nell’ambito delle cose che mai si confiderebbero agli estranei e forse nemmeno agli amanti.
Ecco quindi che, pur non ammettendo quasi mai in pubblico di votare Berlusconi, se non con l’aiuto di un paio di birre medie e tre vodke, nel segreto dell’urna lo fanno, magari bagnando le mutandine, come atto di puro onanismo.
Una volta venuti, nel momento esatto in cui la matita traccia il solco sull’osceno simbolo, riemerge il vecchio cattolicissimo senso di colpa e la vergogna di avere peccato, quindi ecco la negazione: non l’hanno votato, ma figurati.

Che fossimo semplicemente, più che un popolo di idioti, un popolo di pervertiti?


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