You are currently browsing the category archive for the ‘gustave courbet’ category.

In questo caso, più banalmente, qualcuno tra i creativi del nostro deve aver battuto la testa in una stalattite e deve essergli tornato in mente all”improvviso quel famoso fatto, letto in qualche bignamino, del Papa-come-si-chiamava che fece mettere le mutande ai nudi della Cappella Sistina. “Che idea”, deve aver pensato, “Silvio come il Papa”.
In mancanza della michelangiolesca ed imponente Cappella, adattiamoci ad un Tiepolo di consolazione e facciamo coprire l’orrido capezzolo da un imbrattatele di fiducia. Tanto Tiepolo è morto e lo studio legale ci ha confermato che il copyright è scaduto da un pezzo, mica come i diritti sui culi, le tette e le scosciate sulle reti Mediaset finiti su YouTube.
Già che c’erano si poteva fare di meglio, essere creativi per davvero. Si poteva coprire il capezzolone con un ritratto di Capezzone. No, è vero, l’allusione sarebbe stata troppo sottile, non l’avrebbe capita nessuno.
Chissà cosa avrebbero studiato (pensiero stupendo) se il presdelcons si fosse trovato a parlare di fronte ad un quadro decisamente più interessante da usare come sfondo e quindi da censurare: “L’origine del mondo” di Gustave Courbet. Chissà con che cosa avrebbero coperto l’immonda passera? Un tanga, un cache-sex, uno sloggi o una mutanda ascellare?
L’idea non è nuova, ci ha già pensato un’artista come Tanja Ostojic che, tu guarda la combinazione, ha scelto proprio uno slip azzurro con le stelline gialle. E’ l’arte che imita la vita o è nato prima l’uovo della gallina?
Inoltre, guardate il grande pittore francese a chi assomiglia!
Update – Photobucket ha censurato l’immagine e ho dovuto ri-uploadarla su Flickr. Vediamo se anche loro hanno da ridire su quelle che sono due opere d’arte, una famosa, l’altra meno ma espressioni di arte moderna! (Per la serie, nun ci hanno un cazzo da fa’.)I
Inoltre OKNotizie ha definito la notizia “per adulti”. Considerando, checchè ne dica Pensatoio, che ogni bimbo si è fatto strada, nascendo, per quella cosina lì, c’è veramente da grattarsi la barba perplessi.

In questo caso, più banalmente, qualcuno tra i creativi del nostro deve aver battuto la testa in una stalattite e deve essergli tornato in mente all”improvviso quel famoso fatto, letto in qualche bignamino, del Papa-come-si-chiamava che fece mettere le mutande ai nudi della Cappella Sistina. “Che idea”, deve aver pensato, “Silvio come il Papa”.
In mancanza della michelangiolesca ed imponente Cappella, adattiamoci ad un Tiepolo di consolazione e facciamo coprire l’orrido capezzolo da un imbrattatele di fiducia. Tanto Tiepolo è morto e lo studio legale ci ha confermato che il copyright è scaduto da un pezzo, mica come i diritti sui culi, le tette e le scosciate sulle reti Mediaset finiti su YouTube.
Già che c’erano si poteva fare di meglio, essere creativi per davvero. Si poteva coprire il capezzolone con un ritratto di Capezzone. No, è vero, l’allusione sarebbe stata troppo sottile, non l’avrebbe capita nessuno.
Chissà cosa avrebbero studiato (pensiero stupendo) se il presdelcons si fosse trovato a parlare di fronte ad un quadro decisamente più interessante da usare come sfondo e quindi da censurare: “L’origine del mondo” di Gustave Courbet. Chissà con che cosa avrebbero coperto l’immonda passera? Un tanga, un cache-sex, uno sloggi o una mutanda ascellare?
L’idea non è nuova, ci ha già pensato un’artista come Tanja Ostojic che, tu guarda la combinazione, ha scelto proprio uno slip azzurro con le stelline gialle. E’ l’arte che imita la vita o è nato prima l’uovo della gallina?
Inoltre, guardate il grande pittore francese a chi assomiglia!
Update – Photobucket ha censurato l’immagine e ho dovuto ri-uploadarla su Flickr. Vediamo se anche loro hanno da ridire su quelle che sono due opere d’arte, una famosa, l’altra meno ma espressioni di arte moderna! (Per la serie, nun ci hanno un cazzo da fa’.)I
Inoltre OKNotizie ha definito la notizia “per adulti”. Considerando, checchè ne dica Pensatoio, che ogni bimbo si è fatto strada, nascendo, per quella cosina lì, c’è veramente da grattarsi la barba perplessi.