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”Non voglio nemmeno prendere in considerazione l’ipotesi scellerata di dover tirare fuori una cifra del genere. Stiamo parlando di una holding cui fanno capo societa’ quotate del calibro di Mediaset e Mondadori, societa’ solide e ben gestite, ma una mazzata da 750 milioni di euro farebbe tremare chiunque. L’improvvisa mancanza di risorse finanziarie cosi’ importanti metterebbe a rischio le nostre possibilita’ di sviluppo”.
Il vero uomo di casa, nonostante sia alta un metro e un lingotto, quando l’accarezzano contropelo fa invidia al papi quando sbraita contro gli sceneggiatori della “Piovra”.
Che Barbara, la figlia beella e aaalta di Veronica abbia la passione dei libri, soprattutto quelli targati Mondadori, non è un mistero. Ora che dovranno dividersi il malloppo a papi vivo causa divorzio dalla Lario, per la Signora di Mondadorije saranno altri goccioloni. Del resto le Madonne hanno la lacrima facile, non è un mistero.
Nel secondo messaggio lasciato ai papiminkia, la Signora si è lamentata delle ultime accuse lanciate al Padre, che è giustamente, il suo idolo. Se non fosse stato per lui, infatti, quando mai le sarebbe toccato un Ambrogino d’Oro?
Le accuse lanciate a quel sant’uomo del padre sono tutte calunnie e, naturalmente, frutto della malapianta dell’invidia dei detrattori di un imprenditore che ha fatto tanto. Soprattutto per se stesso.
C’è qualcuno che si chiede preoccupato se la Madonna Pellegrina di Arcore stia per caso studiando da papi, sì da esser pronta a prendere il comando della Casamatta della Libertà nella malaugurata evenienza.
Lo escludo. Se si distrae un attimo le sorellastre le portano via la polpetta dal piatto come ad una Cenerentola qualsiasi e lei non reggerebbe l’onta.
Meglio che continui a dedicarsi ai miracoli che le vengono così bene, come la guarigione del gay con la semplice imposizione del portafogli. Altro che Lourdes. Pare che non perdoni. Dolce e Gabbana sono avvertiti.

Fuori dal corral e senza uno scopo, i diversamente cavalli (ovvero i somari) , per la disperazione si ingegnano nei passatempi tipici della loro generazione, tra i quali il computer.
Ecco, che Renzo “die forelle” fosse anche un nerd non lo avremmo mai detto. Eravamo fermi alla sua passione per il calcio giocato da nazioni in cerca di libertà come la provincia di Brescia, al fatto che si definisce imprenditore ed alla recente nomina a controllore della trasparenza nelle fiere lombarde nell’ambito dell’Expo. Una specie di somaro di Troia inviato alla corte di Re Priamo-Formigoni. Grazie a papi Umberto, ça va sans dire.
Eppure questo infaticabile “son of” che finalmente, al quarto tentativo, ha superato l’asticella della maturità, pare aver scoperto un suo insospettato talento, per serendipità, la sera che per sbaglio riuscì ad accendere il computer. Mesi e mesi di indefesso lavoro su codici e linguaggi, purtroppo non ancora espressi in uno dei deliziosi accenti padani ed ecco il capolavoro. Un gioco, “Rimbalza il clandestino”, dove chi riesce a ricacciare in acque infestate da squali il maggior numero di odiosi extracomunitari che minacciano la gloriosa razza padana, vince. Hehehe…
Volevo giocarci per rendermi conto di persona ma, oplà, Facebook stasera mi rimanda questo messaggio: “L’applicazione Rimbalza il clandestino! non è al momento disponibile a causa di un problema con il programmatore esterno. Stiamo investigando nella situazione e ci scusiamo per l’inconvenienza.”
No, non cominciate a dire che babbino ha preso Renzino per un orecchio e gli ha rifilato quattro sganassoni a tarantella. Sarebbe troppo e mi farebbe ricredere un cicinìn su Bossi, almeno come padre. E’ più probabile che il Gran Faccialibraio abbia inserito la modalità “non voglio noie nel mio locale”.
Che altro si può dire di questo prototipico esemplare della futura classe dirigente del nostro paese che non abbia già detto Betty Moore in questo definitivo ritratto della trota Renzo, la cui lettura è da far seguire da un minuto di religioso silenzio?
Forse si potrebbe aggiungere che potrebbe essere un testimonial perfetto per una campagna a favore della vasectomia. Troppo crudele?
Del resto anche altri celebri “son of” che si apprestano a contare qualcosa e sempre di più nel nostro futuro non sono messi meglio. Chissà perchè mi viene in mente Lapo Elkann e la sua parlantina logodepistica. Anche qui un ringraziamento alle Malvestite per il perfido montaggio video, mentre qui c’è la versione originale extended director’s cut. (Non meno esilarante).
UPDATE – Macchè sganassoni. Sentite come l’Umberto difende a spadone tratto come il guerriero celtico il figlioletto nemmeno tanto prodigo, denunciato per istigazione al razzismo a causa del giochino in flash. (Ecco il motivo della sparizione da Facebook del gioco.)
“Papà, mi attaccano ma lo fanno contro di te”. Furba la trota, ha subito inserito il chiagni e fotti mode come da manuale. Una modalità poco celtica e molto marocchina ma in situazioni di emergenza saltano tutte le regole.
Al grido d’aiuto del cucciolo che vuole a sua volta denunciare chi l’ha denunciato (per leso nepotismo, chissà), risponde lo squillo di papà: “La giustizia è piccola (?) vedrai che li assolveranno”.
E alla stampa che gli chiede conto della birbonata del piccolo: “Lui non c’era, era [in Gallia, nda] ad EuroDisney con il fratellino”. Lui non c’era, e se c’era dormiva. Anche se pareva sveglio.
Ah, questa sarebbe la nuova classe dirigente.