Per uno strano ricorso storico, stiamo di nuovo a discutere sui labiali dello scambio verbale tra un francese e un italiano. Stavolta però niente testata e diamo atto a Sarkozy della padronanza di sé, del savoir faire e della signorilità con la quale ha incassato la volgarità italica, perpetrata da un nostro connazionale meno alto di Materazzi. Che poi in seguito in privato qualche madonnina cinghiala gli sia scappata non è ci dato di sapere.

“Moi je t’ai donné la tua donna”. Già che c’era poteva ricordargli l’appropriazione indebita della Gioconda e le infinite ruberie napoleoniche ed aggiungere: “ora siamo pari”. Ma quella è tutta roba culturale, al di fuori della sua portata.
Grazie al nostro solito culo ci è andata bene. Poteva essere una testata nucleare, visto l’argomento dell’incontro, e invece è stata la solita testata di minchia.

Labiali a parte, ecco secondo me come è andata, per il gioco delle libere associazioni, nella mente del serial gaffeur.
Avevano appunto parlato tutto il giorno di nucleare. Nucleare – atomica – Rita Hayworth-detta-l’atomica – gnocca – Carla Bruni – Sarkozy si fa la Bruni – la Bruni l’ha data a Sarkozy – ma la Bruni è italiana – c’è qualcosa di italiano che non è mio? – no – quindi Carla Bruni l’ho data io a Sarkozy = io dato te tua dona.

Update: Anche stavolta finirà come per Zidane e Materazzi. Non sapremo mai la verità, a meno che Nicolas non riveli ciò che le sue presidenziali orecchie hanno udito. Se veramente il mezzo Materazzi ha parlato di Sorbona, come mai Sarkozy dice, in risposta alla minchiata e visibilmente imbarazzato: “Non sono sicuro di poter ripetere questo”? Cosa c’è di così sconveniente da non poter essere ripetuto in pubblico, nel rievocare gli studi? Forse il fatto che il serial gaffeur non ha mai studiato alla Sorbona?

Il resto lo lascio a John Belushi al minuto 3:45 del filmato.


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